GP di Miami, le pagelle di Leo Turrini

Verstappen perfetto ma nulla da rimproverare a Leclerc

Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc

Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc

Non molla niente. Sfrutta alla perfezione il vantaggio della macchina nella gestione delle gomme, sfoggiando poi una freddezza da veterano quando nel finale c’è da respingere l’ultimo assalto di Leclerc.

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Hamilton in crisi, "impantanato nella mediocrità"

9 Leclerc

Nulla da rimproverare al monegasco. La partenza è esemplare. Ma abbastanza in fretta non ha più la macchina per tenere dietro l’olandese. In chiusura, accarezza l’idea di un sorpasso che sarebbe stato beffardo.

8 Russell

Ancora una volta il giovane batte il vecchio. Dimostra di non avere alcun timore reverenziale nei confronti di Hamilton e nel caotico finale va a cercare il sorpasso sul capitano e ci riesce.

7 Schumacher

Povero Mick. Stava finalmente per andare a punti quando è stato buttato fuori dal migliore amico che ha in pista. La collisione con Vettel gli costa una ingiusta mortificazione.  

7 Sainz

Lo spagnolo è stato bravo a resistere all’attacco della vettura del messicano Perez, ma la sua prestazione è stata condizionata da un avvio infelice. Doveva tenere dietro Verstappen e non ci è riuscito.

6 Alonso

Ne combina di tutti i colori. Il veterano spagnolo rimedia anche una penalizzazione, ma tanto di cappello per la grinta che continua a dimostrare. È andato meritatamente a punti.

5 Bottas

Sporca quella che era stata una prestazione positiva con un errore che lo retrocede di due posizioni nell’ordine d’arrivo. Era stato davanti alla Mercedes per tutta la gara con una Alfa Romeo.

5 Perez

Guida una Red Bull ma talvolta non se ne rende conto. Avrebbe l’opportunità di superare la seconda Ferrari nel convulso finale, avendo montato gomme fresche. E invece spreca l’occasione. Insufficiente.

4 Hamilton

Continua a lamentarsi con i tecnici della squadra che gli ha permesso di battere tutti i record. Non è un comportamento particolarmente elegante. Forse gli brucia il fatto che per la quarta volta in cinque è arrivato alle spalle del compagno di scuderia.

0 Norris

Il talento non si discute, ma a quanto pare i limiti della sua monoposto lo stanno innervosendo. Sorprendente la gestione dell’episodio che lo porta ad entrare in collisione con Gasly.