Venerdì 26 Aprile 2024

F1 Gp Giappone 2018, pole Hamilton. Flop Ferrari, la griglia di partenza

Ancora dominio Mercedes nelle prove ufficiali a Suzuka. Seconda fila per Raikkonen, Vettel ottavo. Arrivabene furioso: "Quel cambio di gomme un errore inaccettabile"

Sebastian Vettel a Suzuka (Ansa)

Sebastian Vettel a Suzuka (Ansa)

Suzuka, 6 ottobre 2018 - Qualifiche flop per la Ferrari in Giappone. La pole position al Gp di Suzuka 2018 è ancora una volta di Lewis Hamilton, che chiude le prove ufficiali del 17esimo gran premio di Formula 1 davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas. Primo ferrarista è Kimi Raikkonen, quarto nella griglia di partenza, dietro a Max Verstappen. Sebastian Vettel finisce nono, anche se poi recupera una posizione dopo la retrocessione di Ocon (penalizzato di tre per non aver rallentato in regime di bandiera rossa durante le terze libere) e sale in quarta fila. 

Tutto (o quasi) come previsto dunque sul circuito nipponico, dove le favorite Mercedes avevano già dominato nelle libere. Decisamente non ha pagato la tattica della Rossa di uscire con le gomme intermedie ad inizio Q3, ma il tedesco ci ha messo del suo, commettendo alcuni errori. Si fa difficilissima ora l'impresa di guadagnare punti sul britannico che in classifica ha 50 lunghezze di vantaggio su Seb. Domani appuntamento con la gara alle 7.10 (orario italiano)

F1 Gp Giappone 2018, orari tv (diretta Sky e differita Tv8)

LA GRIGLIA DI PARTENZA - Hamilton, Bottas, Verstappen, Raikkonen Grosjean, Hartley Gasly, Vettel Perez, Leclerc 

I TEMPI - Hamilton gira in 1'27"760, rifilando distacchi enormi agli avversari. Bottas si ferama a 1'28"059, e Verstappen 1'29"057. In ritardo di quasi due secondi, Raikkonen che ha fatto il miglior giro in 1'29"521, seguito da Romain Grosjean in 1'29"761. Lontanissimo Vettel, con 1'32"192. Il campione del mondo in carica è alla sua 80esima pole in carriera. 

VETTEL: SEMBRIAMO IDIOTI MA... - "Le gomme intermedie? Abbiamo deciso insieme, non è rilevante chi ha preso la decisione. Io ero d'accordo. E' stata una decisione sbagliata ed è andata così". Così un deluso Sebastian Vettel commenta la la nona posizione nelle qualifiche. "Stava per piovere, pensavamo che avrebbe piovuto di più ma non è stato così, ora sembriamo degli idioti ma se avesse piovuto 5 minuti primi sarebbe andata bene". 

Perché la Ferrari ha sbagliato prima e dopo - di LEO TURRINI

ARRIVABENE ERRORE INACCETTABILE - Duro il commento di Maurizio Arrivabene, team principal del Cavallino. "Un errore grave, inaccettabile per una squadra come la Ferrari - ha detto ai microfoni di SkySport -. Sono arrabbiato, ci siamo parlati con i tecnici. Siamo una squadra giovane, siamo tutti impegnati a cercare di fare del nostro meglio, ma a volte serve meno intelligenza e un po' più di esperienza e di furbizia in queste cose. Mi prendo le mie responsabilità". 

RIVIVI LA DIRETTA

Q2 - Miglior tempo per Valtteri Bottas nella seconda manche. Il pilota finlandese della Mercedes gira in 1'27"987 precedendo di 30 millesimi il compagno di squadra Lewis Hamilton. A seguire le Ferrari di Vettel e Raikkonen. Restano fuori dalla lotta per la pole Charles Leclerc (Sauber), Kevin Magnussen (Haas), Carlos Sainz (Renault), Lance Stroll (Williams) e Daniel Ricciardo (Red Bull), nemmeno sceso in pista. 

Q1 - Lewis Hamilton è il più veloce nella prima manche con in 1'28"702, precedendo di 347 millesimi Sebastian Vettel, terzo Bottas, a seguire Verstappen e Raikkonen. Eliminati Nico Hulkenberg (Renault), Sergey Sirotkin (Williams), le Mclaren di Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne e Marcus Ericsson (Sauber), andato a sbattere contro le barriere a inizio sessione all'altezza della curva 7.

 

Nicole Scherzinger
Nicole Scherzinger

IL PUNTO di Leo Turrini

Tu chiamale, se vuoi, allusioni. Alla vigilia del Gran Premio del Giappone (domattina alle 7,10 la partenza), Maurizio Arrivabene mette le mani avanti. Ha detto il capo della Ferrari: "La nostra macchina è regolare, lo è sempre stata. La federazione internazionale ha sottoposto a controlli accurati la nostra batteria del motore ibrido, ci è stato chiesto di aggiungere un sensore per altre verifiche dopo che qualcuno si era lamentato ma è tutto a posto e non abbiamo perso performance a causa del sensore in più. Si tratta di un nostro progetto molto complesso – ha aggiunto Arrivabene nell’intervista in esclusiva per Sky –, di una nostra proprietà intellettuale. Sarebbe molto grave se i nostri dati fossero resi disponibili ai concorrenti". Bum.  Conosco Arrivabene da una vita. Ha un brutto carattere, diffida anche degli amici, in compenso di sicuro non è un ciarlatano. Perché ha voluto accennare a possibili fughe di notizie? C’è stata forse una... manina che ha divulgato dettagli di un particolare tecnico (per capirci, il supporto elettrico del motore termico) che fino a poche settimane fa garantiva un vantaggio certo alla Rossa? Ah, saperlo. L'intrigo. Faccio notare che il burbero Arrivabene non ha accusato nessuno. Ha alluso, appunto. Forse perché infastidito da chiacchiere sgradevoli: dopo la vittoria di Vettel in Belgio, il signor Hamilton disse in pubblico che la Ferrari doveva aver scovato qualche trucco... Ora, non c’è dubbio alcuno che in casa Mercedes siano sempre stati molto bene informati su quanto bolle in pentola a Maranello. In poco tempo Toto Wolff ha assunto James Allison e Lorenzo Sassi, rispettivamente ex direttore tecnico ed ex responsabile motori in Ferrari. Ottimi professionisti, portatori sani di preziose informazioni. Niente di male, ognuno ha il suo bagaglio di ricordi e di nozioni, ci mancherebbe altro. Non solo. Ai vertici della FIA ci sta Jean Todt, l’uomo dei trionfi dell’era Montezemolo. L’eccellente manager francese, uno che ha fatto la sua fortuna in Italia facendo la fortuna del Cavallino, ha riempito gli uffici parigini della federazione internazionale di ex ferraristi, dal progettista greco Tombazis al bravissimo pierre Matteo Bonciani. Tutta questa storia, vagamente indefinita, somiglia ad un vecchio film di Alberto Sordi intitolato "Io so che tu sai che io so". Ma cosa sapeva chi sapeva? Di sicuro, tra un sospetto e una allusione, Lewis Hamilton si è rimesso a volare, ieri ha dominato le libere, oggi era il favorito per la pole, figuriamoci per la gara di domani. Coincidenze, oh yes.