Giovedì 25 Aprile 2024

Verstappen e Leclerc, i ragazzi terribili si litigano il futuro

Il pilota della Red Bull e il ferrarista di nuovo ai ferri corti dopo Suzuka: due talenti per il trono di Hamilton

Max Verstappen e Charles Leclerc, entrambi 22enni (Ansa)

Max Verstappen e Charles Leclerc, entrambi 22enni (Ansa)

Roma, 17 ottobre 2019 - E il bue diede del cornuto all’asino. Stessa cosa, stessa situazione! Domenica scorsa in Giappone, il prode Max Verstappen ha affibbiato l’etichetta di “irresponsabile” a Carletto Leclerc, reo di aver colpito la Red Bull dell’olandese nelle concitate fasi della partenza. Il ferrarista, che è stato anche penalizzato dalla giuria, ha ammesso l’errore. Solo che. Solo che qui sarebbe il caso di recuperare un antico motto dei latini. Medico, cura te stesso!

In breve. Verstappen possiede un talento purissimo. Ha debuttato in Formula Uno che ancora era minorenne. Un prodigio di precocità, esaltato da risultati che da subito ne hanno valorizzato l’estro (alla prima gara con la monoposto dei Bibitari, il Tulipano volante incredibilmente vinse: Gran Premio di Spagna del 2016, per la cronaca e per la storia. Eppure, vuoi per inesperienza vuoi per frenesia, il giovanissimo Max ne ha combinate di cotte e di crude, sulle piste del mondiale. Non si contano le occasioni in cui le sue manovre spericolate hanno alimentato discussioni tra i fans. Ed è stata non di rado segnalata la benevolenza dei giudici nei confronti del nuovo asso.

Ora, che proprio Verstappen si erga a censore di Leclerc, insomma, fa un po’ ridere. A Suzuka Carletto ha sbagliato, su questo non ci piove. Ma se c’era uno che doveva evitare di indossare i panni del pubblico ministero era, sissignore, l’olandese. Dietro e dentro questa storia, in fondo marginale, visto che in Giappone hanno trionfato Bottas e la Mercedes, c’è il germe di una rivalità che viene da lontano e che promette di andare ancora più lontano.

Verstappen e Leclerc sono coetanei. Classe 1997. Avversari praticamente da sempre. Da bambini si sfidavano sui kart e su YouTube spopola il video di un loro duello infuocato da adolescenti, con contorno di parole pesanti dopo l’inevitabile incidente. L’olandese è arrivato prima in Formula Uno. Il monegasco ha seguito un approccio più graduale. Ma, ovviamente, non si considera per niente meno esperto. I due non si sopportano, a pelle. Si era già visto in Austria, quando pur di vincere la corsa Max speronò Carletto, che invano reclamò una sanzione mai arrivata.

In più, entrambi rivendicano una eredità che non può essere divisa. Su Hamilton e Vettel hanno il vantaggio dell’età. Ma il problema è che Lewis non mollerà se non quando avrà demolito il super record di Schumi (7 titoli, il Nero sta per arrivare a sei). E Seb si è rimesso ad andare forte, stimolato dalla concorrenza tremenda del Principe di Monaco. Il rischio è che i ragazzi stiano facendo il conto, litigando, senza l’oste.