Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, Lobotka sempre più faro del centrocampo

Senza lo slovacco la manovra azzurra ne risente: con lo Spezia arriva l'ennesima conferma

Stanistav Lobotka (Ansa)

Stanistav Lobotka (Ansa)

Napoli, 12 settembre 2022 - A rubare l'occhio, si sa, sono gli attaccanti e in generale chi decide le partite a suon di gol: specialmente all'ultimo respiro, come successo in Napoli-Spezia. Dietro la crescita di una squadra ci sono spesso però dei pilastri meno appariscenti, quando in campo: se mancano però scatta l'allarme rosso e l'intero gioco ne risente. E' un po' il caso di Stanislav Lobotka, l'eminenza grigia del centrocampo azzurro.

Un inizio difficile

Dopo anni di spasmodica ricerca sul mercato di un regista, i partenopei hanno scoperto di averlo già in casa: con tanti ringraziamenti a Luciano Spalletti, l'artefice della rinascita dello slovacco dopo un approdo all'ombra del Vesuvio a dir poco in sordina. Era metà gennaio 2020 e il Napoli prelevava dal Celta Vigo per 20 milioni più 4 di bonus un mediano dalla forma fisica non proprio perfetta. Il tribunale del calcio del capoluogo campano, si sa, ha dei tempi burocratici piuttosto rapidi e dopo poche uscite il classe '94 si ritrovò bollato con i peggiori epiteti: 'pacco' e 'raccomandato' (da un certo Marek Hamsik) sono i più ripetibili. Quello di Lobotka fu un ambientamento lungo e reso ancora più impervio dal contemporaneo impatto boom di Diego Demme, approdato in azzurro dal Lipsia praticamente in quegli stessi giorni e dietro un esborso economico molto inferiore (quasi l'esatta metà). Insomma, un confronto impietoso che però nel tempo avrebbe lasciato spazio a uno scenario ben diverso: del tedesco, tra infortuni e scelte tecniche, si sono perse le trcce, mentre lo slovacco è diventato l'autentico pilastro del centrocampo del Napoli. Come si è evinto anche contro lo Spezia.

Un ingresso determinante

Neanche il tempo di far rifiatare il proprio regista titolare che Spalletti è costretto a buttarlo nella mischia per provare a dare aria alla manovra azzurra. E, casualmente o meno, l'azione del gol decisivo di Giacomo Raspadori nasce proprio da una sventagliata del numero 68 per Hirving Lozano, che mette al centro per il liscio quasi provvidenziale di Gianluca Gaetano. Il resto è storia nota: una storia che vede Lobotka ormai perno inamovibile del centrocampo del Napoli, che se lo coccola sperando nel frattempo di trovare delle soluzioni. Lo slovacco, come tutti, di tanto in tanto avrà bisogno di rifiatare e finora i riscontri arrivati dalle alternative sono stati tutt'altro che positivi. Un trend che dovrà cambiare, ma intanto il Napoli si può godere le geometrie del proprio regista, il vero cervello di una squadra che pende dai suoi piedi.

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