Sabato 27 Aprile 2024

Napoli, il club è un modello in campo e fuori: all'orizzonte un cambio ai vertici?

Massima resa e minima spesa: aumentano le voci di una rivoluzione societaria, ma per ora De Laurentiis resiste

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 23 novembre 2022 - Esiste un Napoli che vola sul campo e ne esiste un altro ancora più allettante a livello manageriale: mai come negli ultimi mesi le voci intorno al club partenopeo sono lievitate a dismisura, ma (per ora) Aurelio De Laurentiis fa orecchie da mercante.

La ricetta dell'exploit

Nelle intenzioni del patron non c'è mai stata l'idea di vendere per mettere a referto quella che sarebbe una plusvalenza certa: a certificarlo, forse senza neanche bisogno di una due diligence approfondita, sono i bilanci sanissimi di una società diventata da anni un modello in tal senso. A ciò si è aggiunto l'exploit sportivo degli ultimi mesi, quelli in cui il progetto tecnico ha ripreso vigore come non mai al punto che, ad oggi, lo scudetto a fine stagione sembra qualcosa di più della semplice speranza della tifoseria. Exploit ottenuto tra l'altro invertendo un trend tristemente noto in Italia: il Napoli paradossalmente sta toccando il cielo con un dito proprio nell'anno in cui ha abbassato l'età media e il monte ingaggi 'liberandosi' di gran parte dei senatori. Quello che a molti sembrava un ridimensionamento della squadra e delle sue ambizioni si è rivelato l'esatto opposto, con gli azzurri a veleggiare con estremo profitto sia in Serie A sia in Champions League. A tutto ciò, tanto per rendere ancora più appetibile la creatura, si aggiungono un bacino d'utenza enorme e in continua espansione all'estero pur forse senza toccare i numeri iperbolici del censimento fatto da De Laurentiis e la figura ormai mitologica di Diego Armando Maradona legata a doppia mandata al club e non solo per il nome dello stadio.

Incognita Bari

 Eppure, anche il Napoli ha attraversato la tempesta chiamata Covid-19, l'unico momento in cui sono state intaccate le riserve del club: a raddrizzare le cose, nel dubbio, ci ha pensato l'ultima sessione di mercato, quella che col senno del poi è diventata quasi un modello da studiare per le altre società. Insomma, tutto funziona a meraviglia se si esclude la carenza a livello di strutture e di settore giovanile, ma si continua a parlare di una possibile rivoluzione ai piani altissimi: il tutto senza neanche la volontà di De Laurentiis di vendere. All'orizzonte c'è però la questione multiproprietà da risolvere qualora il Bari dovesse arrivare in Serie A: a quel punto e forse solo a quel punto il Napoli potrebbe vivere qualche scossone, ma l'impressione è che il patron non voglia privarsi della sua creatura più riuscita proprio adesso che sta raggiungendo l'apoteosi sportiva.

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