Martedì 7 Maggio 2024

Roma, Mourinho: "Non potrei mai allenare la Lazio. Rui Patricio? Ci sarà"

Le parole dell'allenatore alla vigilia della sfida di campionato contro il Milan

Mourinho ha parlato in conferenza stampa prima della partita contro il Milan

Mourinho ha parlato in conferenza stampa prima della partita contro il Milan

 

Roma, 5 gennaio 2021- Alla vigilia della partita contro il Milan, Jose Mourinho è tornato in conferenza stampa per fare un punto sulla sua squadra, travolta negli ultimi giorni dall'emergenza Covid. L'allenatore ha parlato dei giocatori disponibili, ma ha raccontato anche un piccolo retroscena della sua carriera in Italia.

 

Il punto sugli infortunati

 

Di grande interesse è la situazione di Rui Patricio, fermato ieri da un mal di schiena. Per Mourinho non ci sono problemi, ma non si sbilancia sulla questione del giocatore no-vax: "Rui c’è per giocare. Non si è allenato ieri e l’altro ieri per un problema alla schiena, ma oggi si è allenato e domani c’è. Fuzato non c’è e dopo prendiamo Boer e Mastrantonio come seconda e terza opzione. Il giocatore no-Vax? Sono cose private.  Qualche giocatore anche ha avuto il Covid e ha chiesto la privacy. Noi lo rispettiamo. Le regole sono le regole, la legge è la legge e nel momento in cui il Governo decide dobbiamo rispettare la decisione. Non penso che avremo qualche problema internamente".

 

Tra passato e futuro

 

Mourinho vuole cominciare il girone di ritorno con il piede giusto e per questo la sfida contro il Milan diventa fondamentale: "Siamo preparati, magari dopo 15 giorni senza calcio è meglio tornare con una partita di queste dimensioni, perché non bisogna trovare motivazioni e concentrazioni: basta entrare a San Siro e giocare col Milan, la concentrazione i giocatori possono trovarla molto facilmente". Prima della fine della conferenza stampa l'allenatore ha rivelato un piccolo retroscena della sua carriera: "Allenare altri club? Siamo professionisti e qualche volta dire che non puoi allenare un altro club è dura. E’ un rischio. Però, ci sono dei club a cui tu puoi dire di no e non lo fai per mancanza di rispetto, ma per rispetto verso la squadra che hai allenato in passato. Per dirti dopo il 2010 non è stata la Roma la prima squadra italiana con cui ho parlato. La Roma potevo accettarla, l’altra no".

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