Bologna, 7 settembre 2018 – Timidi passi avanti per l’Italia di Roberto Mancini al suo debutto ufficiale sulla panchina azzurra, ma ancora c’è tanto lavoro da fare. Al Dall’Ara di Bologna finisce uno a uno contro la Polonia, a Zielinski ha risposto Jorginho su rigore: gli azzurri conquistano un punto nella nuova Nations League.
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TROPPI ERRORI - Mancini alla prima ufficiale schiera il 4-3-3 con il tridente Insigne-Balotelli-Bernardeschi, in mediana Jorginho in regia con Gagliardini e Pellegrini ai lati. Esordio per Biraghi in difesa. Polonia con Lewandowski unica punta e Zielinski a sostegno, Fabianski preferito a Szczesny in porta. Immediatamente si capisce che i polacchi hanno approcciato meglio la gara. Al 5’ l’Italia perde palla in disimpegno, Lewandowski per l’inserimento di Zielinski ma Donnarumma salva tutto in extremis. L’Italia fatica ad orchestrare una manovra di qualità per via del pressing avversario e la prima conclusione arriva solo al 20’, ma su calcio da fermo: la punizione dai 20 metri di Bernardeschi è alta. Ancora Polonia al 26’, sponda di Bedrnarek per Krychowiak, Donnarumma mette il manone e salva il risultato. La vera occasione per l’Italia arriva al 37’, Gagliardini recupera in mediana, Jorginho vede l’attacco della profondità di Bernardeschi ma il tiro a giro mancino è di pochissimo a lato. Gli ospiti allora passano al 40’ e ancora una volta tutto nasce un errore azzurro: Jorginho perde un velenoso pallone sulla trequarti, Lewandowski sfrutta l’occasione servendo col contagiri l’inserimento di Zielinski per la stoccata al volo a centroarea che sancisce l’1-0. Al riposo azzurri in svantaggio.
Italia-Polonia a Bologna, Roberto Mancini acclamato da tutto il Dall'Ara
CHIESA CAMBIA LA PARTITA - Mancini sfrutta l’intervallo per cambiare qualcosa, dentro Bonaventura fuori Pellegrini. Italia diversa, più grintosa, veloce, ficcante: subito al quinto Bernardeschi sibila il palo con il classico tiro a girare mancino dal limite. Per il commissario tecnico azzurro dentro anche Belotti per uno spento Balotelli e soprattutto Chiesa per Insigne, ma gli assalti sono all’arma bianca con qualche mischia in area e qualche conclusione da fuori, in una di queste Bonaventura spara alto. Il neo entrato Chiesa cambia le sorti del match con la sua vivacità: prima ci prova dai 25 metri, la deviazione di Glik costringe Fabianski all’intervento rapido, poi in ripartenza dopo aver recuperato il pallone in difesa obbliga Blaszcykowski ad intervenire da tergo in area causando il penalty: Jorginho trasforma il pari al 78’. Nel finale l’Italia prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma la Polonia controlla bene cercando di sfruttare gli spazi che gli azzurri concedono in ripartenza. Salvo qualche corner da ambo i lati non succede altro. La prima ufficiale dell’Italia è un pareggio tra luci e ombre, la strada è ancora lunga.