Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, Icardi tace e cita Mark Twain: "Meglio stare zitti e sembrare stupidi..."

Mentre i nerazzurri sono in trasferta a Vienna, il bomber si fa vedere su Instagram insieme alla moglie. E dopo il match fa i complimenti a Lautaro che ha segnato. Poi cita Mark Twain per spiegare il suo silenzio. Ausilio: "Comunque trattiamo"

Icardi su Instagram

Icardi su Instagram

Milano, 14 febbraio 2019  - Mentre i suoi compagni di squadra erano in campo contro il Rapid Vienna (e il suo connazionale Laurito lo sostituiva e segnava il gol vittoria), Mauro Icardi, che ha rifiutato la trasferta in polemica con l'Inter, e quindi è stato privato della fascia di capitano, ha pubblicato una foto sul proprio profilo Instagram insieme alla moglie Wanda Nara. "Buon San Valentino", i due appaiono sorridenti l'uno accanto all'altro, e non ci sono riferimenti alle vicende di questi giorni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Happy Valentines Day 🌹❤️ @wanda_icardi

Un post condiviso da Mauro Icardi - MI9 (@mauroicardi) in data:

Icardi sempre su Instagram fa i complimenti a Lautaro Martinez per il gol partita al Rapid Vienna, e si affida a una citazione di Mark Twain per spiegare il suo silenzio in questi giorni difficili: "È meglio stare zitti ed essere considerati stupidi piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio", con queste parole l'argentino vuole esprimere il proprio stato d'animo, rigorosamente in bianco e nero.

Poi nelle 'stories' fa i complimenti al connazionale che lo ha sostituito in attacco con una foto che li ritrae abbracciati e la frase 'Felicitaciones amigo'. 

Icardi e Lautaro Martinez abbracciati, foto su Stories Instagram di Icardi
Icardi e Lautaro Martinez abbracciati, foto su Stories Instagram di Icardi

Intanto il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, a Sky prima della sfida di Europe League con il Rapid Vienna, ha detto: "Come si ricostruisce il rapporto? Io sono partito subito con la squadra, posso dire che Icardi era tra i convocati per oggi prima che lui decidesse di non venire. Molti calciatori fanno fisioterapia e prevenzione, direi che è una cosa normalissima. Siamo qui, a disposizione; non si discute l'Icardi professionista e bomber, mi auguro che possa essere qui per tanto tempo". 

Il ds parla della posizione della società e della decisione togliere la sfascia di capitano a Mauro: "Farlo prima? Si può solo migliorare, non posso dire oggi se avremmo potuto agire prima sulla questione. So solo che nel calcio deve prevalere il noi rispetto all'io, e questo vuol dire rispetto dello spogliatoio e della squadra e del club. Se vengono messe in discussione o in imbarazzo questo tipo di situazioni, allora bisogna arrivare anche a prendere dei provvedimenti. Magari è l'ultima cosa che si vorrebbe fare, perché se siamo arrivati a questo è perché qualcosa l'abbiamo lasciata andare o lasciata perdere per un po' di tempo. Poi però arriva il momento in cui bisogna avere la forza di prendere decisioni importanti come questa e sono convinto che quello che può sembrare un passo indietro, poi possa rappresentare dieci passi in avanti". 

Alla domanda se il malumore di Perisic è legato a questa situazione, Ausilio nega: "Assolutamente no, anzi io parlerei più che altro di opportunità promesse al giocatore. Ma già a Parma dissi che una volta finito il mercato lui si è messo con la testa in ordine per fare un buon campionato con noi e aiutarci a raggiungere un'altra qualificazione in Champions League". 

Una situazione difficile da gestire, ma i nerazzurri non vogliono perdere Icardi: "Bisogna tornare e parlarci. Noi abbiamo tutta l'intenzione di lavorare al recupero del calciatore, anche se non è giusto parlare di recupero perché per quel che riguarda le prestazioni non lo abbiamo messo in discussione. Lo abbiamo messo in discussione nella responsabilità di essere capitano, ma faremo di tutto perché possa continuare a essere il campione che è; lo metteremo nelle condizioni di seguirci se lo vorrà". Riguardo al rinnovo, Ausilio è ottimista: "Assolutamente sì, non abbiamo mai messo ostacoli su questa strada. E' un discorso diverso, le cose che deve dare in campo sono diverse".