Sabato 4 Maggio 2024

Qualificazioni Mondiali 2019, Kloof non fa sconti all'Italbasket

L'Olanda trascinata dall'ex Torino (21 punti) batte l'Italbasket di Sacchetti 81-66

Kloof (foto FIBA)

Kloof (foto FIBA)

Groningen (Olanda), luglio 2018 – Si chiude con una sconfitta pesante – nei numeri e nella sostanza –  la prima fase delle qualificazioni ai Mondiali del 2019 dell’Italbasket che a Groningen è stata battuta 81-66 dall’Olanda. Trascinati dall’ex Torino Charlon Kloof (21 punti) e da Shane Hammik (16 punti e 8 rimbalzi), i padroni di casa hanno approfittato alla perfezione della disastrosa serata di un’Italia che ha sempre rincorso gli avversari (gli azzurri hanno tirato con un pessimo 31% da campo figlio soprattutto dell'8/27 da tre) e non è mai riuscita a far scoccare quella scintilla che le avrebbe permesso di ribaltare lo svantaggio. Le uniche note veramente liete che Sacchetti può conservare sono la grande energia di Abass – non a caso il migliore dei suoi con 18 punti – e l’esordio in azzurro di Nico Mannion che ha giocato con una strepitosa personalità. Per il resto invece c’è ancora da lavorare molto al fine di affrontare al meglio la seconda parte delle qualificazioni a cui gli azzurri – che all’andata batterono di 18 gli olandesi – si sarebbero potuti presentare con almeno due unti in più. Sacchetti punta su un quintetto atletico con Abass e Biligha in campo, ma l’avvio di gara è di marca ‘Orange’ e vede l’Olanda difendere con grande aggressività e colpire gli azzurri in contropiede (12-4). Burns prova a sbloccare l’Italbasket da fuori ma De Jong replica subito con la stessa moneta e spinge Sacchetti al timeout. Dal minuto di sospensione l’Italia esce abbastanza bene, rosicchiando punti preziosi al vantaggio olandese anche grazie alla gran personalità del giovanissimo Nico Mannion che a 3’51” dalla prima sirena fa il suo esordio in azzurro. L’attacco dei padroni di casa con il passare dei minuti (4 punti negli ultimi 6’ della frazione) subisce un’importante flessione e l’Italia ne sa approfittare, difendendo con oculatezza e chiudendo il quarto d’apertura a -4 (19-15). Lo spartito suonato dalle due squadre nelle prime battute della seconda porzione del primo tempo però non cambia: l’Italia infatti è costretta perennemente ad inseguire ma muovendo poco la palla e litigando insistentemente con il tiro da fuori (33% da tre iniziale) non riesce a perfezionare l’aggancio ed anzi sprofonda fino al -12 a seguito della schiacciata di De Jong, abile ad intercettare un passaggio di Mannion (34-22). Il prodotto di Pinnacle High School si fa però perdonare subito mandando a segno la tripla che dà il là ad un parziale di 8-0 che riporta gli azzurri a -4 (34-30). Un rientro illusorio perché un paio di disattenzioni della difesa italiana vanificano quanto di buono fatto in precedenza e riportano in un amen l’Olanda a +8 (38-0 al 20°). L’atteggiamento difensivo con cui l’Italia torna in campo e senza dubbio positivo permette agli azzurri di rientrare a -5 in meno di 2 minuti (40-35). L’Olanda comunque non molla e pian piano riprende a volare con i punti portati in cascina da Kloof e dall’ormai ex Trento, Yannik Franke, che mette a segno il nuovo +9 olandese (46-37). Tutto nuovamente da rifare per gli azzurri che hanno però il merito di saper rientrare aggrappandosi ai guizzi e all’energia di Sacchetti e Abass (49-45). Una volta visto lo striscione del pareggio a pochi passi, l’Italia ricade nei suoi errori dettati dalla concentrazione altalenante e scivola per l’ennesima volta a -8 (53-45). Le cose migliori per gli azzurri arrivano tutte – o quasi – dalle mani di un Mannion senza timori reverenziali, ma alla lunga anche i guizzi del classe 2001 non bastano più e l’Olanda sfrutta la crisi azzurra per entrare negli ultimi 10 minuti di gara a con nove punti di vantaggio (58-49). La lucidità nel prendere le scelte offensive degli Orange è ottima anche in avvio di quarto quarto e porta al +10 siglato dalla lunga da Hammik (61-51). Un colpo durissimo da metabolizzare per l’Italia che stavolta non riesce a rialzare la testa e ad andare oltre il -8 a 5 dalla fine. La bomba di De Jong e il canestro di Der Mars chiudono infatti ogni discorso condannando alla sconfitta un’Italbasket incappata in una delle sue peggiori serate in tempi recenti.