Domenica 5 Maggio 2024

Final Eight basket 2018, Cantù da sballo. Milano crolla ed è eliminata

I brianzoli dominano la sfida contro i biancorossi e si impongono per 105-87

Smith (LaPresse)

Smith (LaPresse)

Firenze, 16 febbraio 2018 – Continuano i colpi di scena alle Final Eight di Firenze dove la MIA Red October Cantù ha inaugurato la seconda giornata vincendo 105-87 ed eliminando l'EA7 Milano super favorita per la vittoria finale e detentrice del trofeo. I biancoblu hanno dominato la gara sovrastando Milano sul piano dell'aggressività e dell'intensità nonostante le rotazioni ridotte all'osso (mancavano Culpepper e Crosariol) e sono  persino riusciti a volare sul +25 (79-54) nel corso del terzo quarto, spinti dalle prestazioni balistiche maiuscole di Jaime Smith (23 punti e 8 assist), Jeremy Chappell (19 punti, 5 palloni recuperati e 4 rimbalzi), Salvatore Parrillo (12 punti e 3/4 da tre) e David Cournooh (12 punti). Milano dal canto suo non è mai riuscita a trovare il sistema per fermare il contropiede canturino e in attacco è andata in tilt di fronte alle prime difficoltà, gettando alle ortiche 16 palloni e perdendo 38-31 anche il confronto sotto i tabelloni dove Christian Burns (14 punti e 12 rimbalzi) e Charles Thomas (uscito dal campo nel finale per infortunio dopo aver segnato 16 punti) hanno fatto la differenza approfittando anche delle assenze di M'Baye e Tarczewski, tenuti ai box da coach Pianigiani. 

Cantù parte con il piede giusto grazie al buon lavoro sotto le plance di Thomas e Burns che fanno a sportellate senza paura con Cusin e portano punti preziosi alla causa brianzola (11-2). La bomba dall’angolo di Parrillo a 4’20” dal primo mini-intervallo vale addirittura il primo vantaggio in doppia cifra della MIA che giocando a ritmi alti riesce ad esprimersi al meglio (16-5). Dall’altra parte Milano fatica a muovere la palla con fluidità per battere la difesa canturina e deve attendere le triple di Goudelock e Bertans per riportarsi a due soli possessi dagli avversari (20-15). Il riavvicinamento milanese è però soltanto temporaneo perché Chappell si accende all’improvviso e segna i 5 punti consecutivi del nuovo +10 brianzolo (25-15). Gudaitis accorcia dalla lunetta (25-18), ma Cournooh allo scadere estrae dal cilindro una magia da metà campo che fissa il risultato sul 28-18 a fine primo quarto. Le difficoltà di Milano nel trovare le giuste spaziature e nello scardinare la difesa di Cantù si palesano anche all’inizio del secondo quarto quando a salire di nuovo in cattedra è Thomas che segna 5 punti in un fazzoletto di pochissimi istanti e fa lievitare il vantaggio di Cantù fino al +15 (33-28). Bertans da oltre l’arco assottiglia il gap che però ricomincia subito a crescere per effetto dei canestri di Smith e Parrillo che fa esaurire il bonus falli dei biancorossi a 7’ dall’intervallo lungo (38-21). Pianigiani abbassa il quintetto giocando con Goudelock, Theodore e Jerrells e la scelta paga buoni dividendi visto che Milano riesce a rientrare fino al -11 (42-31) a 3’40” dalla pausa lunga. Cantù, costretta a rinunciare temporaneamente a Thomas per via dei tre falli commessi, lascia passare l’ondata con pazienza e poi riprende a martellare il canestro di Milano con le bombe di Parrillo e i canestri di Burns e Chappell che portano ad un parziale di 11-0 e valgono il nuovo massimo vantaggio della MIA (54-33). A 20” dall’intervallo Goudelock riporta il disavanzo milanese sotto i 20 punti ma il punto esclamativo sul primo tempo lo mette Maspero da centro area (57-38). 

Al rientro dagli spogliatoi Pianigiani si gioca la carta Abass per dare più atletismo al quintetto (62-45), ma Cantù riprende il bandolo della matassa dove lo aveva lasciato e, puntando tutto sulla difesa, sulla transizione e sui canestri di Cournooh e Burns riconquista un vantaggio superiore ai 20 punti (66-45). La bomba di un Chappell strepitoso sia in attacco che in difesa a 4’28” dall’ultimo mini-intervallo vale addirittura il +22 (73-51). Milano va in tilt e sprofonda persino a -25 a seguito delle triple di di Parrillo e Maspero. Sul più bello però l’attacco della MIA si inceppa e riaccende le speranze di Milano che grazie a Kuzminskas e Micov riesce a chiudere il terzo quarto con un inaspettato – sino a pochi secondi prima – -17 (80-63). Goudelock apre le danze del quarto finale con la tripla che chiude un parziale di 10-0 e suggella il -14 biancorosso (80-66). Dall’altra parte la schiacciata di Burns e i canestri di Smith e Chappell tamponano però tempestivamente l’emorragia e fanno riprendere quota a Cantù che chiude definitivamente i conti con un’altra schiacciata - questa volta di Chappell – e la bomba di Smith che suggellano l’ennesimo +22  e fanno partire i lunghi titoli di coda sul match. L’unico neo per i biancoblu è l’infortunio occorso a Thomas a 3’30” dalla fine che rovina un po’ la festa ai biancoblu e costringe il centro americano a lasciare il campo anzitempo. Questo episodio ovviamente non pregiudica però il successo di Cantù che chiude i conti senza patemi.