Martedì 30 Aprile 2024

Eurolega, Milano tenta il colpaccio nella tana de Cska

Domani, alle 18, i biancorossi cercano la sesta vittoria di fila, in casa della corazzata russa

Vlado Micov (LaPresse)

Vlado Micov (LaPresse)

Mosca (Russia), 7 marzo 2019 – Con il morale alle stelle e una striscia positiva aperta di cinque vittorie che l’hanno riportata in piena zona playoff, l’Armani AX Milano torna a distanza di una settimana a Mosca, questa volta per affrontare il CSKA in una trasferta a dir poco proibitiva (palla a due domani alle 18). La truppa di Itoudis, infatti, sino ad oggi ha perso in cinque occasioni in stagione e una sola volta in casa, contro il Maccabi all’inizio del girone di ritorno. Lo score dei rossoblu – che in campo possono fare affidamento anche sull’apporto dell'ex Olimpia Daniel Hackett (6.3 punti e 1.7 assist di media) è positivo anche contro la stessa Milano visto che i russi hanno vinto gli ultimi otto scontri diretti, mentre Milano (in cui milita Vlado Micov che ha un passato al CSKA) si è imposta soltanto in tre delle ultime sfide tra le due squadre. Entrambi gli attacchi sono molto produttivi e pericolosi (il CSKA viaggia ad 88 punti di media, Milano a 87.5) e quindi un ruolo senza dubbio importante lo giocherà la difesa che meglio riuscirà a limitare la fase offensiva avversaria. Dell’estrema pericolosità della corazzata russa, che non perde da sei gare in Europa, è perfettamente conscio anche i coach di Milano, Simone Pianigiani, che ha così presentato la sfida: “Il CSKA ha il miglior attacco d’Europa, inutile girarci attorno. Sono dotati di un impareggiabile talento e sanno come giocare assieme al meglio. Inoltre hanno lo stesso coach da cinque stagioni e in casa hanno perso una sola volta. La gara sulla carta è proibitiva ma non dobbiamo pensare. Sarà importante giocare la nostra gara. Sarà importante pensare ad ogni singolo possesso, ma non molleremo e fino all’ultimo cercheremo di difendere la nostra posizione pur con un calendario non facile. Contro il CSKA intanto dovremo cercare di spingerci oltre i nostri limiti sperando che loro giochino un po’ al di sotto le loro possibilità”.