Venerdì 26 Aprile 2024

Ginnastica ritmica, "L'era delle 'Farfalle' è morta". Il post della capitana Maurelli

Intanto la direttrice tecnica della nazionale, Emanuela Maccarani, deferita dalla dalla Procura della Federginnastica si difende: "Accuse da atlete che non sono andate alle Olimpiadi"

Le Farfalle azzurre

Le Farfalle azzurre

Roma, 10 gennaio 2023 - "L'era delle 'Farfalle' nata giornalisticamente ad agosto del 2004, muore dopo 18 anni a novembre" ha scritto in un post su Instagram Alessia Maurelli, capitana azzurra della ginnastica. "La rottura è dolorosa e irreversibile, dato soprattutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà. L'attuale e futura Nazionale di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà mai più con il soprannome Farfalle". 

La Maurelli annuncia così che, dopo le indagini su abusi e violenze nel mondo della ginnastica, la squadra non sarà più la stessa. Intanto la direttrice tecnica della nazionale, Emanuela Maccarani, che è stata deferita dalla Procura della Federginnastica in seguito alle tante denunce di maltrattamenti e abusi, si difende: "L'opinione pubblica mi vede come la cattiva della storia: come può la Federginnastica, a questo punto, non mandarmi via? Ma chi mi conosce, sa chi sono". 

E contrattacca dalle pagine del Corriere della Sera rispondendo alle accuse delle tre ginnaste da cui è partito lo scandalo: Nina Corradini, Anna Basta e Giulia Galtarossa. Secondo la Maccarani dietro lo scandalo c'è stata "una regia mediatica". E aggiunge: "Non trovo un senso ma capisco che c'è una nuova sensibilità verso body shaming, bullismo, abusi, violenza verbale. E c'è chi ha ritenuto di farci un investimento. Con i social, poi, viaggia tutto velocissimo. Ho letto frasi identiche nello scandalo della ginnastica in Svizzera e negli Usa: maialino, sei grassa... Frasi che io non ho mai pronunciato. Vedo una regia mediatica, ora tocca alla ritmica. Ed è giustissimo occuparsene, lo stavo già facendo sotto la mia direzione tecnica".

Poi chiede quanto le accuse siano veritiere: "Arrivano tutte da ginnaste che non hanno fatto le Olimpiadi, guarda caso. Galtarossa, quella dell' "abbiamo un maialino in squadra", nel 2013 è diventata mia assistente: la pesa fino a Rio la faceva lei. Certo che può essere successo che duecento bambine in tutto il Paese abbiano avuto la percezione di essere state maltrattate, ma l'accademia di Desio cosa c'entra? Non posso rispondere per tutta Italia". 

Infine la direttrice tecnica della nazionale se dovesse pagare per queste accuse mosse da alcune atlete, chiede: "Mi devono spiegare perché: cosa ho fatto? E a chi? A quel punto sentiranno la mia risposta. C'è una scuola, c'è un metodo, vinciamo da vent'anni. Non è per niente banale. Se le emozioni le tiri fuori, le provi. Io non ho mai maltrattato nessuno. La ritmica è uno stato d'animo. Le ginnaste azzurre sono belle, leggiadre, armoniose. Impossibile fingere".