Berlino, 22 marzo 2010 - Il musicista tedesco Wolfgang Wagner, leggendario direttore artistico del Festival di Bayreuth, è morto ieri all’età di 90 anni nella sua casa in Baviera. Lo ha annunciato oggi la fondazione del festival. Figlio di Siegfried Wagner, nipote del grande compositore Richard Wagner e pronipote di Franz Liszt, Wolfgang Wagner è stato impresario e regista teatrale e, soprattutto, direttore artistico del Festspielleiter per 57 anni, dal 1951 al 2008.
 

Fino al 1966 diresse il festival insieme al fratello maggiore, Wieland, e dopo la sua morte assunse la guida da solo. Negli ultimi cinque anni Wolfgang e la famiglia Wagner sono stati al centro di un’intricata disputa sulla successione alla guida del Festival di Bayreuth, che fin dalla sua fondazione è nelle mani dei discendenti del compositore tedesco. Una successione complicata anche dal fatto che Wolfgang si è sposato due volte: i suoi figli sono Eva (1945), Gottfried (1947) e Katharina (1978), quest’ultima nata dal suo secondo matrimonio.
 

Il 29 aprile 2008 Wolfgang annunciò la sua decisione di ritirarsi il 31 agosto successivo, dopo la fine del ciclo di rappresentazioni annuali. Come successori furono nominate le due sorellastre Eva e Katharina, dopo il raggiugimento di un accordo a seguito della morte della madre della seconda. 
 

I fratelli Wieland e Wolfgang furono i principali artefici della rinascita del festival interamente dedicato alle opere di Wagner dopo la seconda guerra mondiale e il discredito in cui era caduta la manifestazione per la sua compromissione con il regime nazista, all’epoca della direzione della madre di Wieland e Wolfgang, Winifred. Wolfgang, nel periodo della sua direzione, ha promosso produzioni moderne e messe in scena minimaliste, talvolta innovative e controverse come il 'Ring' del centenario nel 1976, con la regia di Patrice Chereau.
 

Il suo lavoro ha suscitato anche numerose critiche, anche per la decisione di limitare le opere del nonno da rappresentare al cosiddetto 'canone di Bayreuth' (tagliando fuori le opere giovanili come ad esempio 'Rienzi', ripudiate dal compositore), e soprattutto per la gestione, a detta dei suoi avversari e oppositori, autocratica del festival. Nel 1994 Wolfgang Wagner invitò il regista Werner Herzog (che in precedenza aveva curato la regia di 'Lohengrin' a Bayreuth nel 1987) a girare un documentario sul festival dal titolo 'Die Verwandlung der Welt in Musik' ('La trasformazione del mondo nella musica').