Lunedì 29 Aprile 2024

Vinitaly 2024, con ‘Vini e Cammini’ si promuove lo slow

Un vero viaggio nel centro della Penisola, per scoprire angoli nascosti di una “Italia che non Sapevi” da apprezzare ancora di più, specie con la bella stagione

Vini e Cammini: il progetto per scoprire il centro Italia

Vini e Cammini: il progetto per scoprire il centro Italia

Verona, 15 aprile 2024 – Dopo il grande successo di “Cammini Aperti”, l’evento nazionale più importante dedicato ai Cammini, con 42 escursioni tenutesi in tutta Italia, grazie ad una strategia di promozione congiunta di tutte le Regioni, ora l’attenzione si sposta al Vinitaly. Ed è proprio nella cornice fiera che Umbria, Lazio, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna valorizzano una nuova sinergia, grazie sempre al supporto del Ministero del Turismo, per promuovere lo “slow”, insieme alle eccellenze agroalimentari dei diversi territori che si possono apprezzare lungo la Via di San Francesco, di San Benedetto e della Via Lauretana e Cammino francescano della Marca e molti altri. “Vini e Cammini” è dunque un vero viaggio nel centro della Penisola, per scoprire angoli nascosti di una “Italia che non Sapevi” da apprezzare ancora di più, specie con la bella stagione.

“Abbiamo messo in campo 5 milioni di euro. L'enoturismo raggruppa 14 milioni di turisti, circa il 20% della massa totale, con un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro. Nel 2019 c'erano una media 4,5 offerte turistiche in questo ambito, oggi sono 6 per ogni territorio. L'Umbria è la prima a partire, poi stiamo lavorando perché anche altre Regioni partano” queste le parole della ministra del Turismo, Daniela Santanché. Non esiste un turismo senza un territorio e non può esistere cultura senza territorio, ecco che quindi “Vini e Cammini: scopri l’Italia che non sapevi” offre a tutti la possibilità di esplorare una zona dell’Italia, quella centrale, troppo spesso dimenticata o magari messa in ombra da realtà più grandi e conosciute, come Roma, lontana dal turismo mordi e fuggi. “Con questo progetto si riesce a collegare l’aspetto turistico con quello culturale e agroalimentare, perché si sa, insieme ad un buon bicchiere di vino si deve accompagnare un buon pasto a base di prodotti tipici. I percorsi individuati sono in grado di far rendere conto il turista del fatto che, oltre a trovarsi in un sistema ambientale bellissimo si riesca ad entrare in contatto con le antiche tradizioni di questi luoghi. Ed è qui che cultura e territorio si fondono” dice Patrizio Giacomo Lapietra, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. E poi Roberto Morroni, Assessore alle Politiche agricole e agroalimentari e alla tutela e valorizzazione ambientale dell'Umbria: “Un tema di grande stimolo, perché in grado di creare sinergie tra turismo e agricoltura in un territorio come l’Umbria e tutti il centro Italia. Abbiamo intrapreso questo percorso alla luce di come stanno cambiando i gusti e le abitudini delle persone perché, chi viaggia oggi, è alla ricerca di gusti ed esperienze, non di passività. E questo passa sicuramente per la ricerca dell’identità dei luoghi”. Ormai il turismo del vino rappresenta una realtà davvero importante, basti pensare che negli Stati Uniti, i produttori californiani ormai vendono il 70% delle loro bottiglie direttamente agli enoturisti che si recano presso le loro cantine, con un’offerta esperienziale fatta di territorio, percorsi e qualità. Ecco quindi che anche l’Italia, che dalla sua parte ha anche l’offerta gastronomica e paesaggistica, deve premere l’acceleratore su questo tipo di turismo. Insomma, offerta locale per scoprire i territori, anche perché “i cammini sono molto importanti per le microeconomie, facendo più giorni di cammino ci si può fermare in agriturismi, sedere a tavola per gustare prodotti tipici, entrare in contatto con la natura. È l’occasione per dare un contributo e per risollevare zone che magari non avrebbero un forte impatto turistico, parte del cammino Lauretano e del cammino francescano della Marca attraversano le zone colpite dal sisma. Ecco che questa diventa un’occasione, in primis per conoscere la storia e poi per risollevare l’economia di questo luogo” racconta Andrea Maria Antonini, Assessore all’agricoltura delle Marche. Per fare tutto ciò il vino è fondamentale, diversificare le aziende agricole le aiuta moltissimo nella crescita.

E ancora Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio: “Dobbiamo valorizzare questi percorsi perché l’agricoltura rappresenta la nostra storia, bisogna trovare il giusto mix tra innovazione e tradizione. Non siamo una nazione che brilla per la quantità, noi siamo qualità. Manifestazioni come il Vinitaly e progetti come “Vini e Cammini” lo dimostrano perfettamente”. Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione turistica sposta invece il focus ancora più sul turista perché “con progetti come questo si trova un approccio in grado di far star bene le persone. L’uomo in armonia ed equilibrio con la natura”. E, in conclusione, Paola Agabiti, Assessore al turismo regione Umbria: “La sinergia tra regioni è fondamentale per lo sviluppo del territorio, perché è nella valorizzazione del turismo religioso e culturale, unitamente alle eccellenze del nostro territorio, che troviamo il filo conduttore per la crescita del centro Italia”.