Giovedì 2 Maggio 2024

Dall’Adriatico al Gran Sasso. Ora c’è anche la Doc Trabocco

Non più solo grandi rossi: è nato lo Spumante d’Abruzzo, le bollicine ‘con il mare dentro’ "Sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, imbottigliato qui".

Dall’Adriatico al Gran Sasso. Ora c’è anche la Doc Trabocco

Dall’Adriatico al Gran Sasso. Ora c’è anche la Doc Trabocco

Vini, gastronomia, ospitalità, trekking, paesaggi da cartolina tra mare e monti: così l’Abruzzo sta ridefinendo la sua immagine e la sua attrattività. La ‘gemma nascosta’ per i winelover più appassionati diventa una meta sempre più ricercata anche per chi vuole natura incontaminata, paesaggi mozzafiato, pieni di cascate, fiumi e castelli storici. E nasce un’altra dimensione: destinazione ambìta per viaggi sostenibili, per un turismo lento, a stretto contatto con la cultura, le tradizioni locali, l’artigianato, le persone, la musica locali.

Spiega Nicola d’Auria, presidente nazionale del Movimento turismo del vino e abruzzese doc: "Le cantine del nostro Abruzzo in questo momento hanno tutte le carte in regola per rivestire l’importante ruolo di protagonista della crescita dell’enoturismo della regione. Importante è che sia gli attori principali e quindi le cantine, che le Istituzioni a seguire credano al progetto di crescita di questo strategico settore che può essere un volano trainante dell’ economia vitivinicola. Tanto è già stato fatto, vedi l’attrattiva della Costa dei trabocchi, ma vanno ancora messi in cantiere investimenti per rendere ancora più appetibile il nostro territorio". I vini abruzzesi piacciono e raccontano: i potenti rossi base Montepulciano; i grandi bianchi base Trebbiano e Pecorino, e naturalmente, il Cerasuolo d’Abruzzo che compete sulle guide tra i rosati.

Una recente ricerca sull’enoturismo in regione, condotta da Fausto di Nella, certifica i numeri crescenti del movimento: 70 cantine operative rispetto alle 59 del 2023, la maggior parte nelle Colline teramane (20) e nelle Colline teatine (19), 44mila presenze totali nel 2023 (oltre l’80% per Cantine aperte a maggio) . Conclusioni: "Il Movimento Turismo del Vino Abruzzo – dice Di Nella – è senza dubbio il più importante ’aggregatore’ di cantine vocate accoglienza enoturistica; il più importante ’animatore’ della promozione enoturistica regionale e probabilmente l’unica realtà regionale che riesce a misurare le proprie attività e di conseguenza a indirizzarle e governarle. L’enoturismo in Abruzzo però non è solo Movimento Turismo del Vino, ma ci sono tante realtà, che hanno iniziato percorsi virtuosi di collaborazione con tour operator locali e nazionali. Sta a Consorzio e Regione Abruzzo progettare lo sviluppo del comparto che metta insieme tutti i portatori d’interesse".

Tra le ultime novità per i vini Doc abruzzesi, la nascita del Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc, le bollicine ‘con il mare dentro’. Progetto nato nel 2018, è culminato con il marchio collettivo Trabocco (registrato nel 2020) che mira a valorizzare gli spumanti prodotti con Metodo Italiano in Abruzzo da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione, due qualità che le rendono uniche e che donano eccellenti basi spumanti. "Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione, con un nome identificativo", spiega Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio Tutela vini d’Abruzzo.