Capodacqua di Foligno, marzo 2018 - Quando riceve la posta Gianfranco Carnevali trova scritto sulla busta questo indirizzo: Villaggio Terremotati (video). Il sisma è quello del '97, colpì Umbria e Marche. Carnevali paga un affitto - basso - al Comune ma sorride amaro: "Qui non si può prendere la residenza, così per l'Enel questa è come una seconda casa. Assurdo, io non ho nemmeno la prima...". Ventun anni dopo il 'terremoto di Assisi', il villaggio di Capodacqua è multietnico. Tra profughi nigeriani e immigrati dell'est, un gruppo di italiani, tra loro anche un anziano sfollato dal '97, artigiano in pensione. Mostra una cartellina gonfia di denunce, è in causa per i lavori nella vecchia casa terremotata. L'insediamento è proprio sotto la strada, se arrivi in un giorno di pioggia c'è fango ovunque. Ma queste casette di legno non dovevano essere provvisorie? «Sono insediamenti di Protezione civile, urbanisticamente conformi - chiarisce Alfiero Moretti, responsabile della Protezione civile in Umbria -. La proprietà è dei Comuni, certo. Che però non le possono destinare ad alloggi permanenti. Hanno l'obbligo di restituircele in 24 ore se c'è un'emergenza. L’alternativa qual è? O le smonti o vengono vandalizzate. Ancora hanno un valore economico". E quelle chiuse? "Non ci sono richieste - risponde il sindaco Nando Mismetti -. C’è una graduatoria per affittarle. Dovevamo forse buttare via un investimento così? Non a caso cerchiamo di seguire un programma annuale di manutenzione”.
Venerdì 26 Aprile 2024
ArchivioViaggio in Umbria: a 21 anni dal sisma, il villaggio di casette è multietnico