La storia del Motomondiale passa da qui. Dal circuito del Mugello. Ci passa la storia, con quella bandierina dell’Italia a ricordare che è qui che si corre la gara nazionale. Ci passa la storia, raccontata dalle gigantografie appese nei corridoi che sfilano sopra i box, dove si rileggono le imprese e i sorrisi di Valentino, Biaggi, Capirossi, Dovizioso, Petrucci. Ma al Mugello, sulla pista del Mugello, c’è anche tanto, tantissimo, futuro. La proprietà del tracciato, ovvero la Ferrari, è pronta a scommettere forte su una pista 3.0. E lo sta facendo – come evidenziato dal numero uno di Mugello Circuit, Paolo Poli – investendo sulla sicurezza per piloti e appassionati, sul green, sulla sostenibilità.
Poi ecco quello che accende le emozioni in pista, dove accanto al Motomondiale, rimane vivo e a suo modo (in futuro) realizzabile il sogno della Formula 1. Semaforo verde e bandiera a scacchi della F1 sono sbarcati al Mugello appena qualche anno fa. Apparizione ’vincente’ sul piano tecnico. Apparizione che – nonostante la presenza indiscutibile di Monza e di Imola – lascia intravedere la volontà di riprovarci. Con la Ferrari alle... spalle e con la possibilità di far rileggere le emozioni della F1 su quella pista che Schumacher coccolava e viveva come unica al mondo. Per il saliscendi e i colori in cui è incastonata.
Mugello 3.0 significa anche il presente. Ed ecco la MotoGp che torna a prendersi la scena. Come? Con il ritorno nel calendario ufficiale della stagione 2024, dei test che da anni non facevano tappa sulla pista della provincia di Firenze. Test ufficiali della Dorna e quindi per tutti i team, test che andranno in scena proprio domani, 24 ore dopo che il Gp d’Italia avrà applaudito il suo podio. Sarà qui che in pratica, Ducati, Aprilia ma anche e soprattutto Honda e Yamaha inizieranno a studiare il 2025 dei loro bolidi. Al Mugello andrà infatti in scena le prime prove del Motomondiale programmato e programmabile per il 2025. L’effetto test serve per confermare l’importanza del Mugello 3.0 che rimane la pista ’storica’ più bella del calendario mondiale ma che ha deciso – con la spinta della Ferrari – di confermarsi pista di eccellenza e ambizioni anche nel futuro