Mercoledì 8 Maggio 2024

Transizione ecologica: il Trentino va e fa correre il Nord a un'altra velocità

Classifica / L'edizione 2024 di Circonomia svela le regioni italiane leader nella sostenibilità ambientale. Al centro-sud spicca l'eccezione virtuosa delle Marche, che emettono poco nonostante le grandi aziende

La transizione ecologica è una delle sfide più importanti del prossimo futuro

La transizione ecologica è una delle sfide più importanti del prossimo futuro

Nell'ambito del Festival dell'economia circolare e della transizione ecologica, Circonomia 2024, è stato presentato un rapporto nazionale e regionale sulla transizione ecologica. Il rapporto mette in classifica le regioni italiane sulla base delle prestazioni della sostenibilità ambientale. In testa alla classifica troviamo il Trentino-Alto Adige, seguito dalle Marche. Queste regioni, nonostante la presenza significativa di attività economiche manifatturiere, hanno dimostrato un'eccellente performance in termini di sostenibilità ambientale. A seguire, seppur distanziate, troviamo Lombardia, Veneto e Toscana. Il rapporto evidenzia che sette regioni: Trentino-Alto Adige, Marche, Lombardia, Veneto, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria presentano un indice di circolarità superiore alla media nazionale. Con l'unica eccezione del Lazio, sono tutte regioni del Nord. In fondo alla classifica troviamo le regioni meridionali: ultima la Puglia, preceduta da Sicilia, Sardegna, Basilicata, Campania e Calabria. Queste regioni presentano un indice di sostenibilità ambientale sensibilmente più basso rispetto alle regioni del Nord e anche del Centro. La classifica evidenzia come l'Italia sia ancora un paese a due velocità in materia di transizione ecologica. Se da un lato alcune regioni hanno fatto notevoli progressi, le altre si trovano in una posizione di ritardo. Questa classifica sottolinea l'importanza di un impegno collettivo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale. La transizione ecologica è una sfida che coinvolge tutte le regioni italiane. La strada è ancora lunga, ma i primi passi sono stati fatti. La macro-regione del Centro è l’unica che fa meglio della media nazionale in tutte e tre le categorie degli indicatori (impatto, efficienza, risposta). Le Marche, che pure sono una delle regioni più manifatturiere d’Italia e dunque con la presenza più rilevante di attività economiche che producendo beni fisici consumano più risorse e più energia rispetto alle attività economiche 'terziarie', svettano in testa alla classifica, superate solo dal Trentino Alto Adige che vanta un’antica e consolidata 'primazia' in fatto di attenzione all’ambiente. Il risultato delle Marche è migliore di quello medio dell’Italia in 20 indicatori su 25.