L'albero dell'anno 2023? Il vincitore arriva dalla Polonia

Trionfo / Si tratta della Oak Fabrykant, una quercia secolare

È stata la tredicesima edizione dell'European Tree of the Year

È stata la tredicesima edizione dell'European Tree of the Year

È la Oak Fabrykant, che con i suoi rami lunghi 20m da 180 anni domina il parco di Klepacz, a Lodz, in Polonia, il 13° vincitore dell'European Tree of the Year 2023, il concorso promosso da Giant Trees Foundation e realizzato dall'Environmental Partnership Association. Il "patriarca verde d'Europa" è una quercia secolare, che ha trionfato con 45mila voti davanti ad altri 17 alberi monumentali, presentati al mondo dai cittadini dei 27 Stati membri dell'Unione Europea. Al secondo posto la Quercia del drago, che da 7 secoli vive nella foresta di Lozorno, nel distretto di Malacky, in Slovacchia, al terzo la Colonia dei Meli di Krolevtsi che, "da 220 anni, è il simbolo dell'indomita Ucraina", come sottolineato nel riconoscimento. A rappresentare l'Italia, invece, c'è il Grande Ficus macrophylla dell'Orto Botanico di Palermo, che chiude ai piedi del podio dopo aver vinto la kermesse nazionale davanti al Platano orientale (Padova), il gioiello australiano (Roma) e la Melaleuca del re (Napoli): 173 primavere, è considerato l'albero più affascinante e ricco di storia di tutto il nostro patrimonio arboreo, grazie alla sua chioma da record, che copre 2900m², ed ai 45m di perimetro dei suoi fusti. Racconta Tiziano Fratus, autori di libri di poesia e di teatro, che "originario degli stati australiani del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, il grande Ficus dell'Orto botanico dell'università degli studi di Palermo è stato messo dimora intorno al 1840. Quello dell'orto botanico di Palermo è considerato il primo ficus in Italia importato dai francesi. È stato l'allora direttore, durante un viaggio in Francia, a rimanere incuriosito da quel nuovo tipo di pianta. Ne portò un piccolo esemplare in Sicilia non avendo idea di cosa sarebbe diventata. Oggi è praticamente un bosco, con 40 tronchi nati accanto a quello principale. Di grande valore, è quasi un mondo a parte. Considerato il capostipite dei grandi Ficus presenti nei giardini non solo della Sicilia ma di tutta l'Italia meridionale".