Mercoledì 8 Maggio 2024

Caab, obiettivo sostenibilità: "Prodotti di qualità per tutto. Una rete logistica solidale al servizio della comunità"

Il presidente Marcatili conferma l’impegno per riportare il cibo fresco al centro dei consumi "Presentato il progetto del mercato ittico di redistribuzione, più varietà alimentare".

Caab, obiettivo sostenibilità: "Prodotti di qualità per tutto. Una rete logistica solidale al servizio della comunità"

Caab, obiettivo sostenibilità: "Prodotti di qualità per tutto. Una rete logistica solidale al servizio della comunità"

Presidente Marcatili, il Caab sta vivendo una fase di transizione. In che modo il nuovo progetto si inserisce all’Agenda 2030?

"Il Caab si sta trasformando grazie all’impegno nostro e di tutte le aziende qui operanti, le realtà – grossisti e coltivatori diretti – che costituiscono l’ecosistema Caab. Abbiamo vinto un bando Pnrr del valore di 10 milioni di euro, per realizzare, tra le altre, progettualità legate all’energia pulita. Ma già oggi Caab è un’eccellenza su questo fronte: la galleria di mercato è coperta dal più grande tetto solare d’Europa, che rende autosufficiente dal punto di vista energetico la struttura. Non ci basta, vogliamo mettere le basi per diventare il centro di una grande comunità energetica. Intendiamo passare dal paradigma di autoproduzione e autoconsumo a quello della condivisione dell’energia pulita prodotta".

Siamo a ridosso del primo maggio. Che dire dell’obiettivo 8, che riguarda il lavoro dignitoso?

"Abbiamo da poco firmato un Protocollo di sito che garantisce la qualità del lavoro nella piattaforma. Sono oltre mille le persone che tutte le notti animano la galleria di mercato di Caab e vogliamo che la loro esperienza professionale qui sia buona. Hanno firmato tutte le aziende operanti al Caab, le istituzioni, le parti sociali. Sul valore del lavoro registriamo una convergenza ampia tra tutti gli attori del Caab".

Tra i goals, c’è anche la riduzione degli sprechi. Come gestite questo processo?

"Qui al Caab si smistano oltre 240mila tonnellate di frutta e verdura l’anno e sono circa 500 le tonnellate di frutta e verdura invenduta che già oggi prendono la strada della solidarietà, raggiungendo le famiglie più bisognose dell’area metropolitana, grazie all’attività del Gruppo Cristiano. A partire da qui intendiamo sviluppare una vera e propria rete di logistica solidale al servizio della città".

Il progetto di trasformazione nel senso della sostenibilità di Caab è ambizioso. Entro quando sarà terminato?

"Certamente entro il 2026, data in cui si chiuderà il Pnrr. Alcuni importanti risultati li abbiamo già raggiunti, altri sono prossimi, ma vogliamo fare le cose bene, con il massimo della condivisione con operatori di mercato e stakeholders di filiera".

L’attività del Caab mette in luce la filiera del mercato del fresco. Quanto ancora c’è da fare su questo?

"Molto. Quello del fresco è un vero e proprio problema culturale per il Paese. I consumi sono scesi di oltre il 10% tra 2022 e 2023. L’inflazione ha colpito duro e le famiglie hanno tagliato gli acquisti di cibo fresco. Ben oltre le difficoltà che possono riguardare la nostra filiera, il problema si pone per la salubrità dell’alimentazione. Sono gli stessi medici a dire che i trend alimentari in corso porteranno a effetti negativi sulla salute. È quindi prioritario riportare al centro il consumo di cibo fresco, al Caab abbiamo scelto di crederci. Abbiamo da poco presentato il progetto del mercato ittico di redistribuzione. Si tratterà di un mercato orientato in una direzione specifica: promuovere la pesca sostenibile dell’Adriatico, valorizzando il pesce azzurro della Riviera – il cosiddetto ’pesce povero’ –, collaborando con le cooperative di pescatori romagnoli. Vorremmo si trattasse di una vera e propria cerniera tra Bologna e la Romagna. Oggi i nostri operatori dell’ortofrutta selezionano oltre 10mila referenze di frutta e verdura nel corso dell’anno, oltre l’80% delle quali prodotte sul territorio nazionale. Con l’arrivo del mercato del pesce, la varietà alimentare promossa da Caab crescerà ancora".

Caab guarda anche al mondo del terzo settore. Quali sono le progettualità concretamente?

"Le realtà del Terzo Settore ci danno l’opportunità di aprirci alla città e di prendere parte a progettualità importanti. Grazie ad Ant, siamo partner del progetto di educazione alimentare per le scuole primarie ’La tavola a colori’, attraverso il quale abbiamo occasione di sensibilizzare i genitori, il corpo docenti, le bambine e i bambini nel momento in cui si formano le abitudini alimentari. Insegnanti e alunni ci vengono a trovare negli spazi del Caab. Li accogliamo nella struttura e gli raccontiamo – grazie al contributo dell’Ausl – il viaggio della frutta e della verdura. Siamo poi coinvolti in un percorso con Rise Against Hunger Italia, organizzazione no profit che si occupa di attivare la cittadinanza nel confezionamento e nella spedizione di kit alimentari nei Paesi più poveri del mondo e nelle aree colpite da emergenze. I prodotti alimentari acquistano così la forma della solidarietà, il prossimo appuntamento si svolgerà al Caab nella giornata del 25 maggio. Sarà una festa della solidarietà, come lo stato la tappa precedente al PalaDozza".

Marco Principini