Giovedì 25 Aprile 2024

Sanremo, serata delle cover: vince Nek. Luca e Paolo, satira sui gay

Luca e Paolo mattatori per la satira, ma non toccano la politica. Show di Ferrero "quello vero", collegamento con Samantha Cristoforetti dallo spazio LIVEBLOGGING - IL FESTIVAL IN DIRETTA

Nek sul palco di Sanremo (Ansa)

Nek sul palco di Sanremo (Ansa)

Sanremo, 12 febbraio 2015 - Galvanizzato dalla seconda serata di successo di ascolti - e con 284mila tweet - Carlo Conti inizia con una 'papera' - rarissima per lui - la terza serata, quella delle cover delle canzoni che i venti big devono reinterpretare: al momento di annunciare la vincitrice della seconda sfida tra i giovani, entra in confusione e inverte i nomi. Sì, perché prima della lunga maratona delle 20 cover interpretate da altrettanti big, tocca ad altre due sfide tra giovani promesse (ieri erano passati i Kutso): tra Giovanni Caccamo e Serena Brancale vince il primo col 68% delle preferenze, mentre tra Amara e Rakele viene eliminata la seconda e passa alla semifinale Amara col 58%, con il presentatore che in un primo momento inverte vincitrice e vinta.

Ma è stata anche la serata del ritorno della satira, con Luca e Paolo che prima ironizzano sulla 'moda' di omaggiare i cantanti scomparsi e poi si esibiscono in un siparietto sulle gioie, e soprattutto i dolori, dei matrimoni gay.

LE SFIDE TRA I BIG - Per introdurre le sfide dei Big sulle cover, sul palco irrompe l'opera-rock di Federico Paciotti, con una performance inedita di "E lucevan le stelle", romanza tratta dalla 'Tosca' di Giacomo Puccini. Il primo a cimentarsi è Raf, con il successo di Massimo Ranieri 'Rose rosse' del '69. Segue Irene Grandi con una canzone di Patty Pravo, 'Se perdo te'. Poi la versione scoppiettante di 'Una carezza in un pugno' cantanta da Moreno, che conclude con un'ironica frase rappeggiata che cita Celentano. Anna Tatangelo riprende Modugno con 'Dio come ti amo'. A vincere, nel primo gruppo è 'Una carezza in un pugno' nella versione di Moreno.

Poi uno stacco: il festival si collega con lo spazio, dove Samantha Cristoforetti - che confessa la voglia di fare una doccia - prima di riprende la gara di cover con la coppia comica dei Soliti idioti Biggio e Mandelli, che si rifà a Cochi e Renato con 'La vita la vita', indimenticabile successo scritto da Pozzetto e Iannacci. A seguire Chiara, che canta Caterina Caselli con 'Il volto della vita' e Nesli con 'Mare mare' di Luca Carboni. Nek sceglie invece di emulare la Mina del '66 con "Se telefonando', pezzo scritto da Maurizio Costanzo. Ed è proprio Nek a vincere nel secondo gruppo.

Il terzo gruppo di cover dei big si apre con i Dear Jack che portano il pezzo di Sergio Endrigo Io che amo solo te, seguito da un omaggio a Giuni Russo cantato da Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi: Alghero. Terza del terzo gruppo è Bianca Atzei con Ciao amore ciao di Tenco e quarto Alex Britti con un successo dei Dik Dik: Io mi fermo qui. Alla fine vince 'Io che amo solo te' dei Dear Jack.

Nel quarto gruppo  Lorenzo Fragola canta Una città per cantare di Ron e il terzetto del Volo Ancora di De Crescenzo, mentre Annalisa si esibisce in Ti sento dei Matia Bazar e Lara Fabian in Sto male di Ornella Vanoni.

Il quinto e ultimo gruppo si apre con Gianluca Grignani che canta Vedrai Vedrai di Tenco, per continuare con Nina Zilli con Se bruciasse la città, successo di Ranieri del '69, con Malika che canta Vivere di Vasco Rossi e con Marco Masini che vuole ricordare Francesco Nuti con la sua Sarà per te, che vince il blocco..

LA CLASSIFICA - Nek vince la serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover con il brano Se Telefonando, cantata da Mina nel 1966. A seguire si sono classificati Il volo con Ancora, Marco Masini con Sarà per te, Moreno con Una carezza in un pugno, Dear Jack con Io che amo solo te. Al vincitore il garofano 'cover' creato appositamente dai floricultori sanremesi per l'occasione.

FERRERO-VASCO - Nella pausa per il televoto l'ospite è Massimo Ferrero l'ormai notissimo patron della Sampdoria che ha distribuito magliette e ha intonato 'Vita spericolata' di Vasco Rossi. In vista della partecipazione aveva twittato: "Buondì Italia!! buondì Genova!! buondì Sanremo!! buondì Carlo Conti!! Ciaooo Emma! stasera ciò 'na nota stonata x farti rimanere incantata", e il testo del 'cinguettio' dedicato a Emma.

LE VALLETTE - La prima a entrare sul palco è Emma Marrone, d'oro vestita e con i capelli sciolti a differenza delle serate precedenti. Poi ecco Arisa, tutta di nero vestita, con un gran fiocco sul davanti, ma zoppicante e con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra. "Caro Carlo, per festeggiare la terza serata ieri ho pensato bene di fare snowboard su 20 scalini e mi sono spezzata tutta quanta". E conclude, mostrando la fasciatura: "Teniamo duro, che fa figo e non impegna". Per ultima fa il suo ingresso, bellissima, Rocio Monoz Morales con un abito nero luccicante che le fascia la figura.

Sul palco, al momento di presentare Annalisa, Arisa è andata un pò in confusione. "Scusate il medico di Sanremo mi ha dato un anestetico". "«Ti avrà dato un antidolorifico", ha replicato Carlo Conti. "Un anestetico non è la stessa cosa di un antidolorifico? Comunque lo consiglio a tutti" ha risposto Arisa nell'ilarità generale. (clicca sulla foto per vedere la gallery)

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LO SCHERZO NON RIUSCITO - Due inviati della trasmissione televisiva La Gabbia hanno tentato questa sera di accedere al teatro Ariston di Sanremo senza biglietto, spacciandosi per senatori. Alle forze di polizia che, dopo il primo controllo, li hanno bloccati, hanno raccontato di voler dimostrare come con un semplice tesserino da parlamentare, nel loro caso falso, i potenti, anche senza biglietto, possono accedere ad una platea in questi giorni ambitissima. I due avevano addosso telecamere e microfoni nascosti per documentare la loro 'provocazionè. Ora sono stati trasferiti alla Questura di Sanremo, dove la polizia li sta interrogando.

LA SATIRA - La coppia comica Luca e Paolo, annunciati come cantanti di un inedito, erano incaricati di fare il siparietto di satira. In un'edizione in astinenza da polemiche politiche si aspettava di scoprire che cosa riservava la coppia di comici che nel 2011 cantò 'Ti sputtanerò', testo di satira politica (nel mirino Berlusconi e Fini, le intercettazioni 'proibite', il caso Ruby) sulle note di 'In amore', di Morandi. E invece c'è pochissimo di politico nell'inedito di Luca e Paolo, che salutano in musica tutti i cantanti e personaggi della tv scomparsi.

Un brano parodia sulla moda di ricordare gli scomparsi eccellenti in tv, da Lucio Dalla a Pino Daniele, e poi battute a raffica, un'allusione a Renzi giocando sull'equivoco 'geografico' con il conduttore Carlo Conti ("prendi uno di Firenze, lo metti in tv a dire cazzate e ci credono tutti"), su Mattarella che ha "più verve" di Conti, sulla Rai e sul festival senza controprogrammazione. "Quando un grande artista passa a miglior vita - cantano le ex Iene - sei distrutto perché non te l'aspetti, ma in televisione cominciano gli omaggi: tg, Vita in diretta e poi Giletti. E pure qui a Sanremo si canta il carrozzone, si riesuma la salma ogni due ore, commemora anche Fazio, officia Gramellini, però solo se il morto è un cantautore. E per il funerale è pronta la diretta, con il commento del telecronista e la moglie che fa l'intervista: c'è sempre una grande donna dietro un grande artista".

Nel secondo siparietto Luca e Paolo si presentano vestiti da sposi, sotto un arco di fiori d'arancio, e dedicano il loro secondo sketch alle nozze gay, ma anche ai luoghi comuni del rapporto a due. Al grido di "essere gay è ok", invitano Carlo Conti a "uscire allo scoperto", poi il 'finalmente sposi' diventa lo spunto per una galleria delle incomprensioni tipiche della coppia: il diritto all'adozione, il pagamento del mutuo per la casa, l'obbligo di accudire il consorte in caso di malattia, la comunione o separazione dei beni, l'eredità, l'invito a togliersi da Facebook. Arriva il prete, il sì di Luca è spontaneo, mentre è estorto quello di Paolo, che conclude con un 'vaffa'.

Non è certo stata graffiante la battuta di Rocio Munoz Morales, che a 'Un giorno da pecora' ha parlato del premier Renzi: "Mi piace, sì, ma è molto meglio Raoul...". E aggiunge, ridendo: "Non è una novità... Con tutto il rispetto per Renzi!". 

Sul palco dell'Ariston per la terza serata anche miti di ieri e di oggi: gli Spandau Ballet, che saranno in Italia a marzo per cinque date dell'annunciato ritorno dal vivo con un tour internazionale; i Saint Motel che presenteranno il loro nuovo singolo 'Cold Cold Man', estratto dall'EP 'My Typè e già tra i brani più suonati dalle radio. Sul fronte sport, atteso anche il patron della Sampdoria Massimo Ferrero.

 

LE COVER - Questi i brani scelti dagli artisti: 

Annalisa, Ti sento (Matia Bazar '85) Bianca Atzei, Ciao Amore Ciao (Luigi Tenco '67 - Sanremo) Malika Ayane, Vivere (Vasco Rossi '93) Biggio e Mandelli, E la vita la vita (Cochi e Renato '74) Alex Britti, Io mi fermo qui (Dik Dik/Donatello '70) Chiara, Il volto della vita (Caterina Caselli '68) Dear Jack, Io che amo solo te (Sergio Endrigo '67) Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Alghero (Giuni Russo '86) Lara Fabian, Sto male (Ornella Vanoni '73) Lorenzo Fragola, Una città per cantare (Ron '80) Irene Grandi, Se perdo te (Patty Pravo '68) Gianluca Grignani, Vedrai Vedrai (Luigi Tenco '65) Il Volo, Ancora (Edoardo De Crescenzo '82) Marco Masini, Sarà per te (Francesco Nuti '88 - Sanremo); Moreno, Una carezza in un pugno (Adriano Celentano '68) Nek, Se telefonando (Mina '66) Nesli, Mare mare (Luca Carboni '82) Raf, Rose rosse (Massimo Ranieri '69) Anna Tatangelo, Dio come ti amo (Modugno/Cinguetti '66 - Sanremo) Nina Zilli, Se bruciasse la città (Ranieri '69).