Domenica 13 Ottobre 2024

"‘Pesaro 2024’ sia anche l’anno dedicato al sociale"

Michele Redaelli propone all'amministrazione comunale di Pesaro di istituire un tavolo di partecipazione per valorizzare il mondo del Terzo settore e la cultura della solidarietà, in linea con lo slogan "la natura della cultura" di Pesaro 2024.

"‘Pesaro 2024’ sia anche l’anno dedicato al sociale"

"‘Pesaro 2024’ sia anche l’anno dedicato al sociale"

"Pesaro Capitale della cultura 2024 dia uno spazio importante al mondo del sociale, del volontariato e della solidarietà". La proposta viene dal consigliere comunale di centrodestra Michele Redaelli che chiede all’amministrazione comunale di istituire "un tavolo di partecipazione nel quale tutte le persone e realtà che operano nell’ambito dell’aiuto al prossimo possano essere coinvolte per contribuire attivamente". È già pronta la mozione al riguardo che verrà portata in Consiglio comunale e che chiede anche all’amministrazione di individuare e finanziare un progetto specifico per la valorizzazione del mondo del Terzo settore.

"Questa proposta ha ragioni profonde che sicuramente potremmo definire culturali – spiega Redaelli – e che ben si accompagnano con lo slogan ‘la natura della cultura’ di Pesaro 2024. Che natura ha la cultura di Pesaro? – si chiede - Sicuramente un elemento costitutivo fondamentale è la solidarietà. La città è permeata da uno spirito di grande attenzione all’altro, che trova le sue origini in personaggi che hanno fatto la storia di Pesaro, in opere di aiuto e in comunità che le sostengono. La parola ‘cultura’ calza a pennello con tanti aspetti della personalità di molti pesaresi e della città stessa. In un certo senso, se dovessimo descrivere la ‘pesaresità’, una sottolineatura che non potrebbe mancare è proprio questa: la cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro".

Un riferimento chiaro che riporta Radaelli sono anche le personalità che, nel corso degli anni, hanno reso Pesaro sensibile alle tematiche sociali e solidali, tra questi "sicuramente includerei Padre Damiani e Don Gaudiano. Pesaro non sarebbe quella che è oggi senza di loro. Ma, a mio avviso i grandi uomini non bastano, occorre la comunità affinché tutta la città sia coinvolta ed i grandi ideali diventino mentalità comune, sensibilità diffusa, in una parola: cultura. Ed anche questa è una vera e propria ricchezza che Pesaro può vantare. Tante comunità, piccole e grandi, differenti fra loro, spesso in dialogo reciproco, che insieme costituiscono la rete della solidarietà cittadina. Per queste ragioni – conclude –, propongo all’amministrazione comunale e al comitato organizzatore di Pesaro Capitale della Cultura 2024 di tenere conto dell’identità di Pesaro e della cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro che caratterizzano la nostra città, garantendo la mia disponibilità ed il mio contributo a collaborare in questa direzione".

g.m.