"Pesaro Capitale della cultura 2024 dia uno spazio importante al mondo del sociale, del volontariato e della solidarietà". La proposta viene dal consigliere comunale di centrodestra Michele Redaelli che chiede all’amministrazione comunale di istituire "un tavolo di partecipazione nel quale tutte le persone e realtà che operano nell’ambito dell’aiuto al prossimo possano essere coinvolte per contribuire attivamente". È già pronta la mozione al riguardo che verrà portata in Consiglio comunale e che chiede anche all’amministrazione di individuare e finanziare un progetto specifico per la valorizzazione del mondo del Terzo settore.
"Questa proposta ha ragioni profonde che sicuramente potremmo definire culturali – spiega Redaelli – e che ben si accompagnano con lo slogan ‘la natura della cultura’ di Pesaro 2024. Che natura ha la cultura di Pesaro? – si chiede - Sicuramente un elemento costitutivo fondamentale è la solidarietà. La città è permeata da uno spirito di grande attenzione all’altro, che trova le sue origini in personaggi che hanno fatto la storia di Pesaro, in opere di aiuto e in comunità che le sostengono. La parola ‘cultura’ calza a pennello con tanti aspetti della personalità di molti pesaresi e della città stessa. In un certo senso, se dovessimo descrivere la ‘pesaresità’, una sottolineatura che non potrebbe mancare è proprio questa: la cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro".
Un riferimento chiaro che riporta Radaelli sono anche le personalità che, nel corso degli anni, hanno reso Pesaro sensibile alle tematiche sociali e solidali, tra questi "sicuramente includerei Padre Damiani e Don Gaudiano. Pesaro non sarebbe quella che è oggi senza di loro. Ma, a mio avviso i grandi uomini non bastano, occorre la comunità affinché tutta la città sia coinvolta ed i grandi ideali diventino mentalità comune, sensibilità diffusa, in una parola: cultura. Ed anche questa è una vera e propria ricchezza che Pesaro può vantare. Tante comunità, piccole e grandi, differenti fra loro, spesso in dialogo reciproco, che insieme costituiscono la rete della solidarietà cittadina. Per queste ragioni – conclude –, propongo all’amministrazione comunale e al comitato organizzatore di Pesaro Capitale della Cultura 2024 di tenere conto dell’identità di Pesaro e della cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro che caratterizzano la nostra città, garantendo la mia disponibilità ed il mio contributo a collaborare in questa direzione".
g.m.