Mercoledì 24 Aprile 2024

"L’eredità di Fausto mi fa dare il massimo"

Nadia Gresini alla guida del team: "Puntiamo a partire bene, abbiamo il vantaggio di sfruttare la moto campione del mondo"

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di Riccardo Galli

Nadia Gresini spinge forte sul gas. Abbraccia ancora una volta il ‘suo’ Enea Bastianini, poi mette subito sul piatto le ambizioni del team. Il team che era il sogno e l’obiettivo di Fausto. Il sogno che Nadia sta portando avanti nel nome di Fausto. E lo fa con il coraggio, il cuore e l’orgoglio di una donna capace di essere la numero uno di un team con ambizioni altissime. Sono passati due anni dall’addio a Fausto Gresini. Dodici mesi fa il via al suo primo Mondiale in MotoGp…

"Ed è stata una stagione pazzesca…, impegnativa…".

È già l’ora di ripartire: come si sente?

"Ho preso in mano la situazione a 360 gradi, è vero. E oggi sono più consapevole di quello che accade in pista, nel team e nell’azienda. E’ un lavoro molto importante, complesso. Ma il mio imperativo era soltanto uno: non disperdere tutto quello che Fausto aveva fatto e creato".

Fausto che direbbe vedendola lì a guidare così bene il suo super progetto?

"Sapeva che ho un carattere forte ma non so se si sarebbe aspettato che facessi tutto questo".

Dunque, siete pronti al semaforo verde del 2023?.

"Siamo pronti, carichi, ottimisti. Mi aspetto buone cose. Magari da subito, dalle prime gare".

Bella sfida, la vostra. E perché prevede risultati così in fretta?

"Giriamo con la moto campione del Mondo 2022. Una Ducati già performante. Noi siamo già ok, mentre altri team... Possiamo approfittarne".

E Alex Marquez può essere davvero il pilota giusto al momento giusto?

"Abbiamo scelto lui perché volevamo un pilota che avesse già una buona esperienza in MotoGp. E lui ci corre da tre anni. Volevamo un ragazzo con motivazioni importanti e lui, chiusa n’avventura non proprio bellissima con la Honda, di motivazioni ne ha tantissime. E poi…".

E poi?

"Alex mi è piaciuto subito. E’ un bravo ragazzo, sincero, spontaneo. E’ venuto a parlare con noi e non ha avuto pretese chiedendoci, come invece hanno fatto altri, una Ducati factory".

È l’erede perfetto della pesante eredità di Bastianini?

"Sono piloti diversi, ma la risposta è sì".

A proposito, che effetto le fa non avere più Enea al box?

"Mi dispiace, è ovvio, ma allo stesso tempo non ho parole per raccontare tutto quello che di bello ha fatto per noi. Per Bastianini, andando nel team factory, ha realizzato, meritandolo, il suo sogno".

Che stagione sarà quella di Enea?

"Se non sarà troppo sotto pressione farà grandi cose. La pressione, al contrario potrebbe frenarlo un po’. Ma avere accanto uno come Bagnaia sarà uno stimolo in più".

Cosa ricorda del giorno in cui Bastianini vi ha salutato?

"E’ stato un momento terribile e non lo posso negare, qualche… lacrimuccia c’è stata. Poi ci siamo abbracciati e augurati a vicenda di fare bene".

Chiudiamo con l’altro pilota del Team Gresini, Di Giannantonio.

"Affronterà una stagione molto importante. Diciamo pure decisiva. Può piazzarsi sempre nei primi 10 ed è questo ciò che deve farmi vedere".

Diggia nei primi 10 e Alex?

"Il suo target è nei primi cinque. Poi ovviamente mi piacerebbe vedere Marquez qualche volta sul podio e… ma sì, dai, almeno anche una vittoria".