Mercoledì 24 Aprile 2024

LA VIRTUS È TORNATA

Bologna nuovamente in Eurolega, la rincorsa è completa

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di Massimo Selleri

La capacità dei più anziani di trasmettere la loro esperienza al resto della squadra e, per contro, la disponibilità dei più giovani a lasciarsi guidare da chi ha saputo coniugare il successo con il talento. L’esito della stagione della Virtus passa da questo delicato equilibrio. In questa stagione la Segafredo ha un solo vero obiettivo, quello di chiudere la fase di qualificazione dell’Eurolega nei primi otto posti per poi andare a disputare i successivi playoff. Questo è l’unico modo per garantirsi sul campo la permanenza nel massimo campionato europeo anche per il prossimo anno, un obiettivo dichiarato dal presidente e proprietario del club Massimo Zanetti.

All’interno del roster bianconero Daniel Hackett e Milos Teodosic sono i due giocatori che l’Eurolega l’hanno già vinta, tra l’altro entrambi con il Cska di Mosca. Ruoli simili, qualità diverse e una leadership trasmessa in modo differente sui compagni. Il serbo appare sempre distaccato e assente, ma in campo fa sempre la cosa giusta per rendere la vita più semplice a chi veste la stessa maglia, mentre il play italostatunitense ha la capacità di trasportare la squadra verso quell’agonismo e quella intensità che sono indispensabili per vincere le partite. Non è un caso che il suo arrivo, insieme a quello di Toko Shengelia, nella scorsa primavera ha rivoltato come un calzino il volto di uno squadra che sembrava non avere più ambizioni, avendo perso la fiducia nei propri mezzi a causa dei tanti infortuni. Spetterà anche al lungo georgiano essere un punto di riferimento per chi, soprattutto sotto canestro, non si è ancora misurato con avversari che sono tra i più dotati a livello fisico. A questo trio bisogna ovviamente aggiungere Marco Belinelli che l’ultima partita di Eurolega l’ha giocata nel 2007, ma che dal punto di vista dell’esperienza è nei primi della lista essendo l’unico giocatore italiano ad avere vinto un anello Nba. Per chi un giorno vorrebbe andarci, come Alessandro Pajola, o per chi vorrebbe tornarci, leggi Nico Mannion, Iffe Lundberg e Semi Ojeleye è una vera fortuna potersi allenare tutti i giorni con lui. Tra Eurolega e campionato la Virtus giocherà ogni tre giorni e questo praticamente riduce all’osso lo spazio per il lavoro in palestra. Diventa fondamentale, quindi, ottimizzare ogni goccia di sudore e gestire al meglio tutte le situazioni.

Da questo punto di vista la presenza di Sergio Scariolo in panchina garanzia. Ai recenti campionati europei il coach bresciano ha dimostrato quanto la sua mano sia in grado di cambiare il volto delle squadre ed essere un valore aggiunto. Inoltre nella storia della pallacanestro italiana la Segafredo è la prima e unica squadra ad essere allenata da un tecnico che è contemporaneamente campione del mondo e campione d’Europa. Non è un aspetto da sottovalutare perché la cronaca recente dice che arrivano ai playoff di Eurolega chi ha una panchina esperta. L’aver messo in secondo piano il campionato significa anche che la squadra impegnata nella nostra serie A non sarà necessariamente quella più forte. La domenica avranno più spazio i giovani lunghi come Gora Camara e Leo Menao, mentre i nuovi arrivati Lundgberg, Jordan Mickey, Isamel Bako e Ojeleye a turno riposeranno insieme ai senatori per essere più freschi durante la settimana. In Italia resta comunque valida l’idea di arrivare in finale e contendersi lo scudetto con Milano. Terzi incomodi all’orizzonte non se ne vedono, anche se la sintesi delle lezioni imparate negli anni passati, sostiene che quanto si fa in Europa condiziona poi notevolmente il finale di stagione.