Leo Turrini Nel mondiale che sta per iniziare in Bahrain, ci sta dentro una inquietudine che attraversa le generazioni. Riusciranno i nostri eroi Leclerc e Sainz a ritrovare l’amico (inteso come titolo iridato) misteriosamente scomparso nel deserto delle delusioni? Obiettivamente, è lecito dubitarne. Nel 2022 la Red Bull ha dominato. Ha tagliato per prima il traguardo in diciassette occasioni su ventidue. Ha in Verstappen un Fenomeno al livello di Senna-Schumacher-Hamilton. La Ferrari, al solito, è passata attraverso un inverno complicato. È cambiato il direttore d’orchestra, da Binotto al francese Vasseur. Il resto è speranza, perché Harry Potter in Formula Uno non esiste. Giuro che questo non è lo stesso articolo pubblicato un anno fa, due anni fa, cinque anni fa, dieci anni fa. Se solo fosse diverso l’epilogo del campionato…