Un settore in fermento, quello del turismo. Dopo gli anni terribili della pandemia e delle restrizioni, e la successiva fase di riassestamento, gli ultimi dodici mesi hanno portato una boccata di ossigeno che, ora, consente di gettare le basi per una crescita ulteriore. A dirlo non solo solo i numeri che, in ogni caso, diventano indispensabili per tracciare un affresco dell’ultimo anno per un comparto che, nel 2023, ha visto i viaggi internazionali arrivati a quota 1,29 miliardi, segnando un notevole aumento rispetto al 2022.
Il quadro emerge dall’analisi dell’Osservatorio Bit sulla base degli ultimi dati Unwto (l’Organizzazione mondiale del turismo): in questo contesto, l’Europa si conferma prima meta di viaggio per i turisti internazionali con 700 milioni di arrivi, pari al 54% del totale, e l’Italia si piazza in "buona posizione, con dati in netta crescita". Nei primi undici mesi dell’anno si registrano, infatti, 118,2 milioni di arrivi e 397,5 milioni di presenze (rispettivamente +5,4% e +0,7% sulo stesso periodo del 2022), con un incremento significativo del tasso di internazionalizzazione.
L’Italia si conferma quindi la meta più desiderata soprattutto per quanto riguarda "il segmento altospendente", anche secondo Euromonitor, che inserisce Roma (settimo posto) e Milano (tredicesimo ) tra le prime 15 ‘Top Travel Destination’. E, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio su dati Bocconi/Str 2024, è il settore alberghiero a salire sul podio in Italia per crescita dei volumi in termini di redditività, con un RevPar (l’indicatore di performance alberghiero) del 20% in più rispetto al 2022. Spicca in particolare il segmento del lusso, con hotel a cinque stelle e cinque stelle lusso che hanno registrato un aumento del 15% sul fatturato del 2022 e un +5% rispetto al 2019. A confermare questi ultimi dati subentrano i numeri registrati nel 2023 da Assoareoporti, che segnala 183 milioni di passeggeri, di cui il 65,6% stranieri (cresce al +29% il traffico internazionale).
Sul fronte outgoing, il turismo organizzato registra una forte crescita rispetto al 2022, chiudendo il 2023 con un fatturato stimato di circa 6,5 miliardi di euro (ASTOI, 2024, +40 % sul 2022), superando così le performance del 2019. Ad esso fa eco il comparto del Mice, che a livello globale, riscontra un sentiment ottimista da parte degli operatori del settore, con un 67% che indica un aumento dei budget per riunioni ed eventi aziendali (‘Global Meetings and Events Forecast 2024’, ricerca di American Express GBT Meetings & Events).
Il panorama turistico in Italia, insomma, si configura dinamico e profondamente influenzato dalle nuove esigenze dei viaggiatori, sempre più orientati verso esperienze sostenibili, autentiche, che procurino benessere fisico e mentale, oltre che personalizzate.
L’Osservatorio Bit conferma anche come il rapporto qualità-prezzo rimane un fattore chiave per i viaggiatori italiani, che scelgono la destinazione principalmente in base al costo del volo (40%) e dell’hotel (28%) (dati Skyscanner, 2024), ma a determinare le vacanze sono anche la destagionalizzazione e il trend del ‘coolcationing’, fusione delle parole ‘cool’ (fresco) e ‘vacationing’ (vacanze), che indica la tendenza a viaggiare optando per destinazioni dai climi più miti e freschi, per sfuggire ai nuovi caldi estivi. Trend già riscontrati durante lo scorso anno, quando sono state predilette mete più temperate per l’estate, come Svizzera e Nord Europa, o mesi ‘spalla’, come settembre o ottobre, per le vacanze nel Mediterraneo (Forbes, 2023; Booking.com, 2024).