"È vero, la Toscana ha un nome molto importante ed è al centro dell’Italia: ecco perché non guardiamo soltanto alla nostra regione, ma addirittura anche all’estero. Cantine Aperte è stato fondato da mia madre nel 1993 ed è un grande volano di presentazione di quelle che sono le offerte dell’annata. Si vuole andare a offrire un’esperienza che non parli soltanto agli esperti, ma alle famiglie". Violante Gardini Cinelli Colombini è la presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana. Per l’edizione 2024 sono oltre 50 le aziende del territorio che partecipano a Cantine Aperte, pronte ad accogliere migliaia di amanti della cultura del vino e delle meraviglie di un’intera regione: da Firenze al mare. Per questa edizione uno straordinario, in pasto c’è un binomio tutto toscano: il Pane Toscano Dop incontra i vini delle cantine in un evento promosso per celebrare due grandi prodotti della tradizione regionale.
Presidente, parlava di un’esperienza da dedicare alle famiglie...
"Cantine Aperte è dedicato a chiunque voglia passare un weekend in amicizia: si parla di divertimento, in armonia con il territorio. Ricordiamoci sempre che questa è una kermesse all’insegna dello stare bene".
Quest’anno qual è il valore aggiunto?
"Logicamente volevamo offrire anche qualcosa di diverso e quindi abbiamo voluto puntare sulle eccellenze del nostro territorio: il Pane Toscano Dop insieme con i vini toscani di alta qualità, per andare a omaggiare la tradizione del nostro territorio. E dare la possibilità alle cantine di dimostrare il proprio impegno: dalle escursioni alle merende per i bambini, dalle esperienze con i forni alla parte didattica. Basta assaggiarlo per rendersi conto di quanto sia diverso e di che prodotto parliamo. Poi c’è la parte dei ristoranti...".
Un’altra realtà importante?
"Molte aziende enoturistiche hanno aperto le porte e chiunque può fermarsi anche per il pranzo e la cena. Ci sono tante possibilità".
Il Movimento Turismo del Vino sta crescendo, sia in Toscana, che a livello nazionale?
"Sì, cresce e conta molto sull’unione delle cantine, sulla capacità di fare squadra. Ci sono molte realtà che propongono tante offerte totalmente diverse tra loro".
Qualche esempio?
"Ci sono aziende molto grandi molto grandi, veri e propri colossi come Antinori, che ha una cantina nata ad hoc per accogliere i turisti. E, dall’altra parte, produttori che incontrano in prima persona, direttamente, gli appassionati. Nasce così un confronto con la famiglia, toccando con mano il nostro territorio".
C’è l’imbarazzo della scelta, insomma.
"Bisogna visitare e capire da soli quale offerta piace di più. Ormai le cantine sono una rete consolidata e queste opportunità non si limitano soltanto a un weekend: sono aperte tutto l’anno, anche ad agosto".