La 53° edizione di Fieravicola, una delle manifestazioni più longeve nel campo della zootecnia, si svolge al Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio. Centocinquantacinque espositori rappresentativi di tutta la filiera e oltre 150 buyer internazionali dal Nord Africa, Sahel, Turchia e Est Europa animeranno i padiglioni del quartiere fieristico per tre giorni di business e incontri. La manifestazione, organizzata a cadenza biennale da Fieravicola Srl in collaborazione con Assoavi e Unaitalia, si conferma una vetrina specializzata in cui è presente l’intera filiera, ad iniziare dalle carni bianche e dalle uova e comprendendo tutte le sue segmentazioni: dalla mangimistica e la genetica, alle tecnologie e impianti di lavorazione e confezionamento, trasporto e logistica, attrezzature agricole per zootecnia, tecnologie per la sostenibilità ambientale, marketing, veterinaria.
"Per la prima volta ci sarà anche una marcata connotazione internazionale della fiera grazie alla presenza di oltre 150 buyer internazionali – dichiara Renzo Piraccini presidente di Fieravicola – un risultato importante che è frutto di un forte impegno per raggiungere uno degli obiettivi strategici che ci eravamo posti e questo grazie alla collaborazione di ICE, l’Agenzia Italiana per la promozione all’estero". Le maggiori associazioni di produttori, Assoavi e Unaitalia, e quelle scientifiche WPSA, SIPA e ASIC, presenti in fiera, animeranno il programma convegnistico. Saranno infatti giornate di approfondimenti e di appuntamenti convegnistici per affrontare le problematiche del settore anche con le istituzioni e presentare i percorsi di sostenibilità, sicurezza e innovazione di questo comparto della zootecnia caratterizzato da una filiera fortemente integrata. "Tra gli obiettivi principali della manifestazione c’è quello di presentare le eccellenze del settore, dando un adeguato spazio anche agli incontri specializzati e ai convegni delle più importanti società e associazioni scientifiche - dichiara Stefano Gagliardi coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Fieravicola e direttore di Assoavi - L’avicoltura italiana ha lavorato moltissimo negli ultimi anni per affrontare le sfide della sostenibilità e del benessere animale, e oggi è in grado di offrire al consumatore prodotti diversi sulla base della differenziazione dei sistemi produttivi e delle linee di allevamento. Ma il concetto di sostenibilità non va declinato solo dal punto di vista del rispetto ambientale o etico: occorre considerare anche l’aspetto economico e sociale".
"Fieravicola rappresenta una importante occasione per l’intera filiera per ritrovarsi ed analizzare uno scenario in evoluzione – afferma Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia -. Il 2022 è stato caratterizzato da una significativa riduzione della produzione ed una crescita dei prezzi, che non si sono tuttavia tradotti in proporzionali margini per le nostre imprese, ma solo in una compensazione, in taluni casi parziale, dei maggiori costi di produzione legati agli aumenti importanti delle materie prime e dell’energia. La tenuta economica del settore è uno dei pilastri della sostenibilità che dovrà interagire con aspetti sociali ed ambientali, alla ricerca del miglior punto di equilibrio possibile. Nell’ambito del fitto programma di incontri e convegni previsti in fiera avremo modo di confrontarci con esperti ed operatori del settore per ragionare insieme di futuro e delle sfide che ci attendono".