di Paolo Pellegrini
FIRENZE
Per loro è "il Sangiovese che si affaccia sul mare", anche se il disciplinare in realtà consente l’uso di vitigni diversi oltre all’uva principe del Vigneto Toscana, uve internazionali o altre uve autoctone. Ma è il mare uno dei grandi protagonisti nel successo del Morellino di Scansano, doc dal 1978 e docg dal 2006, un Consorzio che conta 220 soci produttori su un territorio di circa 1500 ettari dalle pendici del Monte Amiata fino all’Aurelia, uno spicchio di Toscana e di Maremma, in pratica meno di 2 chilometri dalla riva del Tirreno. Mettono sul mercato in media ogni anno tra 9 e 10 milioni di bottiglie, complici anche un paio di cantine cooperative che raccolgono qualche centinaio di piccoli e piccolissimi coltivatori.
Esperienze e sostenibilità. In sintesi estrema, dal sapore di slogan, il cuore del progetto di enoturismo lanciato nel 2021 dal Consorzio del Morellino di Scansano, "il Sangiovese che si affaccia sulla costa", come lo definisce il direttore Alessio Durazzi, 45 anni, dal 2016 al timone di un Consorzio giovane, ma ricco di idee costruite intorno a un vino che si distingue per "freschezza, piacevolezza, bevibilità".
In che consiste il progetto, direttore?
"Abbiamo costruito un portale, visitmorellino.com, iniziato con la consapevolezza che abbiamo moltissimo da offrire a tutto tondo: il cuore del progetto sono le visite e gli acquisti e l’intenzione di mettere a sistema tutte le attività turistiche che possono ruotare intorno al vino, alla fine il vero protagonista".
C’era bisogno di una bella squadra di partner, quindi.
"Abbiamo messo insieme il Parco della Maremma, il Movimento per il Turismo del Vino, poi Saturnia Bike che è un’agenzia specializzata nella proposta e gestione di tour ciclistici nell’area del Morellino, meravigliosa da girare in bici, del resto il binomio turismo-sport per un mondo del vino è indissolubile. Tanto che si è aggiunto con molto interesse anche il golf, che nel grossetano ha un’incidenza incredibile per la presenza di 5 campi a Saturnia (dentro l’area del Morellino), all’Argentario, a Punta Ala, al Pelagone di Gavorrano e dal 2022 a Follonica. E il golf è strategico per raggiungere un target medio-alto, e supporta l’innalzamento percepito del Morellino".
Si spieghi.
"Anno dopo anno il nostro vino acquisisce valore e spazio tra i grandi rossi toscani, e oltretutto ha caratteristiche uniche, la vicinanza al mare, appunto il Sangiovese che si affaccia sulla costa".
Il Morellino però non è solo Sangiovese.
"In effetti il disciplinare consente fino a un 15% di altre uve, ma le degustazioni di vini in purezza e in blend con vitigni internazionali dimostrano che anche questi sono diventati ormai di territorio, così il Morellino acquista un’identità netta pur in terreni differenti dalla costa alle pendici dell’Amiata: ci sarà sempre l’influsso del mare che mitiga il calore e imprime freschezza".
Torniamo al turista: che cosa può fare, da voi?
"Può acquistare dal portale, può crearsi la propria vacanza e le proprie esperienze".
Puntate alla sostenibilità, si intuisce.
"La scelta green risale al 2018: quando in giro non c’erano stazioni di ricarica, la nostra è stata una scelta pionieristica, siamo stati la prima Docg Ev-friendly con 12 stazioni di ricarica, con un premio della fiera Smau come unico Consorzio teso alla sostenibilità. Abbiamo anche progetti con Enel X per l’economia circolare, e dialoghiamo con altri partner. E intanto a Scansano sta nascendo l’Enoteca del Morellino dove venderemo solo etichette dei nostri soci".
Ma c’è disponibilità di apertura delle cantine?
"Sul portale ci sono 50 schede di aziende con orari e disponibilità, che continuiamo a spingere, sperando che altri seguano. Le aziende si stanno attrezzando".