Quello che c’è. E quello che ci sarà. Perché guardare al futuro è genetica e non ha niente a che vedere con la frenesia o la pretesa di prenotare il tempo che deve ancora arrivare.
Per dirla correttamente, è un misto di sapienza e di ottimismo, di consapevolezza ma anche di stile.
Proprio il profilo che la Lombardia considera quasi identitario e che verrà proposto alla Bit 2024, occasione perfetta per prendersi i riflettori davanti a pubblico e operatori che a Milano si daranno appuntamento tra domani e martedì all’Allianz MiCo e che al Padiglione 3 avranno modo di visionare il tanto che può offrire questo pezzo d’Italia che ha appena chiuso il 2023 con numeri record in termini di accoglienza e che sembra decisa a insistere sulla propria immagine di destinazione forte del turismo leisure, business e commerciale.
Più esplicito che allusivo il rimando comunicativo deciso dalla Regione e dall’assessorato al Turismo presieduto da Barbara Mazzali all’insegna del trademark "Lombardia Style", scelto e promosso per legare il prestigio della moda, del design e dell’artigianato di qualità alla reputazione della cucina locale e dei paesaggi tra Garda e Ticino, bellezza peraltro confermata da una concentrazione di siti Unesco (ben 14) non rintracciabile nel resto della penisola.
Lo stand di oltre 700 metri quadrati ospiterà a titolo gratuito 48 operatori lombardi e anche visivamente si prenderà la scena grazie alla cifra estetica pensata e proposta grazie ai contributi della Fondazione Adi, dell’artista Domenico Pellegrino e dell’illustratore Jacopo Ascari, sfondo ispirativo di una Lombardia che quest’anno si presenterà con una suggestiva "mirror room" in modo da offrire ai visitatori un’esplorazione "immersiva" dei suoi territori.
Certo, alcune zone non mancheranno di guadagnarsi l’interesse più di altre.
Facile immaginare che si accenderà davanti ai banchi Valtellina, brand principe delle Alpi lombarde, gratificato da una stagione invernale che, almeno fino ad ora, ha regalato molte soddisfazioni e che nel 2024 avrà modo di mettersi in mostra grazie al Giro d’Italia con un arrivo di tappa a Livigno (il 19 maggio) e all’inedito "Cammino mariano delle Alpi", itinerario di trekking che nella parte occidentale collegherà Piantedo al Santuario della Madonna di Tirano e in quella orientale raggiungerà la bellissima Bormio.
Gran momento anche per Monza, città dal notevole potenziale turistico che utilizzerà la Bit per presentare la sua nuova brand identity assieme alla campagna turistica per l’anno in corso.
Resta il peso della Regione, anche nella moderna narrazione decisa dall’assessore al turismo Mazzali: "Lombardia Style è il nostro ‘marchio ambasciatore’" nel mondo ed è il progetto di marketing territoriale con cui vogliamo conquistare nuove fette di mercato anche al di là degli oltre 32 milioni di turisti stranieri che nel 2023 hanno pernottato nei nostri territori".
Come dire: terra di business e attività produttive, la Lombardia cerca di diventare la meta finale di viaggi esplorativi ed emozionali prendendosi un ruolo in passato assegnato solo a regioni e destinazioni (Toscana, Firenze, Venezia, Roma, etc.) fortemente scolpite nell’immaginario internazionale come emblematiche del Belpaese.
Ambizione non da poco. Scomodando e parafrasando un noto aforisma di Oscar Wilde, la Lombardia lancia il suo messaggio ai viaggiatori più esigenti: "Se vi accontentate del meglio, passate le vostre vacanze da noi".
Una regione da scoprire e dalle notevoli potenzialità turistiche, dalle più alte vette delle Alpi a quei paesaggi sulle rive del Grande Fiume che profumano di storia e arte.