Giovedì 25 Aprile 2024

Brindisi lungo la via Emilia

Nove tappe, da Rimini a Piacenza, per scoprire la cultura del vino. E intanto decolla l'export enologico: +11% per le etichette della regione

Calice

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BOLOGNA, UN BRINDISI all’Emilia-Romagna. A quella via Emilia che, da Piacenza a Rimini offre tesori storico–artistici ed eccellenze da gustare. E da bere. Tanto che – riporta Unioncamere (su dati Istat) – continua a crescere l’export dei vini regionali. È quindi per far conoscere la varietà di etichette e di prodotti tipici dall’Appennino alla Riviera, che dal 25 luglio torna la carovana di Tramonto DiVino, alla 12/a edizione, presentata proprio nel grande parco agroalimentare Fico Eataly World. Un viaggio in nove tappe in cui i sommelier Ais racconteranno storia e colori di un vasto territorio a cittadini, ma anche ai turisti. Anche perché all’estero il vino regionale cresce. Negli ultimi tre anni si è registrato un aumento dell’8,3% e nel 2017, dell’11,3%: circa il doppio rispetto alla media nazionale (6,4%). Un trend confermato nell’ultimo trimestre: la regione ha registrato un +5% (su una media di 4,5%). L’export nel 2017 ha superato i 321 milioni, su 5,9 miliardi nazionali: la regione vale, dunque, il 5,4% del totale. Il 40% delle esportazioni riguarda gli spumanti – tipologia in crescita «incredibile», ricorda l’Enoteca Regionale (129 milioni di euro) – e il 60% il vino da tavola e di qualità (192 milioni). Capofila è Ravenna, seguita da Reggio e Bologna, e per quanto riguarda i principali mercati, svetta la Germania (28,5%), seguita da Usa e Regno Unito. Le maggiori opportunità, però, le offrono Germania, Cina e Regno Unito. Aumentano infine le imprese che esportano vino: nell’ultimo triennio sono state 1.325: più della metà, però, esporta occasionalmente, così la «sfida – spiega il segretario regionale di Unioncamere, Claudio Pasini – è supportare le aziende perché esportino abitualmente». Dati positivi anche per la Regione, anche se «c’è un po’ di preoccupazione per la Brexit», aggiunge l’assessore Simona Caselli. E dunque si parte il 25 luglio da Imola, col meglio delle produzioni Dop e Igp, dalla piadina all’aceto balsamico, protagoniste delle varie serate. Si prosegue a Cesenatico, dove il 3 agosto si terrà l’anteprima nazionale della Notte bianca del cibo italiano, mentre il 4 a Forlimpopoli si festeggia il 198esimo compleanno di Pellegrino Artusi in collaborazione con Casa Artusi.

POI SI VA a Rimini (25 agosto), Ferrara (29 agosto, in ‘dialogo’ con il Franciacorta), Zola Predosa (sui colli bolognesi, il 13 settembre), Fontanellato (15 settembre), Scortichino (nel ferrarese la tappa di vino e solidarietà) e Piacenza (28 settembre). I vini in degustazione (ticket a 18 euro, compresa la guida Emilia Romagna da bere e da mangiare e calice) saranno divisi per cantina produttrice: a ogni tappa romagnola saranno comunque proposti vini emiliani e viceversa. Sul fronte del food, fra un Pignoletto e un Sangiovese, i ragazzi dell’Alberghiero di Forlimpopoli distribuiranno prodotti dei consorzi, mentre in alcune tappe sono previsti show cooking con la scuola di cucina ICook. Info: www.emiliaromagnavini.it