Venerdì 26 Aprile 2024

Fondi Ocm per l’estero, l’Italia rischia lo stop

Il consorzio del Chianti vuol vederci chiaro «Sarebbe una follia, la politica alzi la voce»

Giovanni Busi

Giovanni Busi

SIENA, STOP ALLA PROMOZIONE in Paesi chiave come Usa e Cina per i prossimi 5 anni. L’Italia del vino rischia di essere esclusa dai fondi Ocm (Organizzazione comune mercato vitivinicolo) e quindi dai programmi europei di promozione all’estero, per i prossimi 5 anni a causa di un’interpretazione di una norma richiesta dalla Spagna e che ha generato il panico: nella programmazione 2018-2023, i produttori vinicoli europei non potranno accedere ai programmi di promozione in quei Paesi dove si sono svolte attività da 5 anni. È l’allarme lanciato dal Consorzio Vino Chianti. «Una follia – dichiara Giovanni Busi (nella foto), presidente del Consorzio –. Tutti i politici devono alzare la voce e tutelare gli interessi del vino italiano. Non essere presenti nei mercati emergenti significa perdere la possibilità di consolidare la presenza del made in Italy in aree dove ci stiamo affermando: un danno incalcolabile per il settore con conseguenze drammatiche».

QUESTA DOCCIA fredda arriva proprio nel momento d’oro dell’export italiano, quando finalmente i vini italiani superano la Francia in Usa e la Spagna in Cina, piazzandosi rispettivamente al primo e al quarto posto, fanno sapere dal Consorzio.