Mercoledì 24 Aprile 2024

Enoturismo protetto

La vendemmia negli scavi di Pompei (Ansa)

La vendemmia negli scavi di Pompei (Ansa)

ARRIVA (finalmente) la legge sull’enoturismo. Con l’approvazione della Manovra in Senato per il 2018 arriva il primo storico quadro normativo, dopo 25 anni di attività. Il settore, che oggi genera un indotto di quasi 3 miliardi l’anno, si vede riconosciuta la possibilità di fatturare degustazioni, visite in cantina, pacchetti enoturistici e vendemmie esperienziali, equiparando la disciplina fiscale di queste pratiche a quella delle attività agrituristiche. Per la filiera si tratta di una rampa di lancio – la più avanzata in Europa – fondamentale per il futuro, che andrà ora meglio definita attraverso le modalità attuative e con l’iter parlamentare del disegno di legge Stefàno. QUEST’ULTIMO, oltre alle discipline già approvate, aggiungerà altri elementi importanti quali la certificazione e la formazione degli operatori enoturistici, la cartellonistica stradale, la creazione di un osservatorio sull’enoturismo. «È un grande successo – spiega Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama e promotore della legge – che dà dignità a una branca di un settore strategico che in Italia vale più di 2,5 miliardi di euro all’anno e che ora è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi. Si parlava da tempo di norme per l’enoturismo: oggi c’è una legge che è finalmente realtà. L’obiettivo era disciplinare l’attività di centinaia di aziende italiane e valorizzare i territori di produzione che ospitano oltre 15 milioni di turisti e winelovers ogni anno». Ora – conclude Stefàno – dobbiamo concentrarci sull’istruzione e sulla formazione per irrobustire la cultura del vino e diventare leader assoluti nel mondo». Il presidente dell’Unione italiana vini, Ernesto Abbona, ha commentato: «Confido si possa costituire a breve un tavolo che coinvolga tutti i soggetti in grado di dare un contributo alla definizione dei decreti attuativi previsti dalla norma». PER IL presidente del Movimento turismo del vino, Carlo Pietrasanta: «Da oggi l’enoturismo è adulto. Che l’enoturismo sia un complesso di attività riconosciuto dalla legge italiana è un grande passo, il coronamento di 25 anni di attività e di questo dobbiamo ringraziare in primis il senatore Stefàno». Per il presidente di Città del vino, Floriano Zambon: «Ora l’auspicio è che si arrivi in tempi brevi alle norme attuative e quindi alle competenze specifiche, oltre ovviamente alla definizione delle capacità applicative». Infine la presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti, Matilde Poggi si dice «molto soddisfatta che sia regolato quello che noi, vignaioli indipendenti, facciamo da tempo, aprendo le porte delle nostre cantine a coloro che vogliono degustare i nostri vini».