VERONA, UNA TASK FORCE anti-contraffazione, specificatamente pensata per tutelare le Doc e Docg della Valpolicella, dall’Amarone al Ripasso al Recioto. È stato siglato nei giorni scorsi, a Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona), il protocollo di cooperazione tra l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole e il Consorzio tutela vini Valpolicella. L’accordo, firmato da Stefano Vaccari, Capo dipartimento Icqrf, e Andrea Sartori (nella foto), presidente del Consorzio, prevede azioni di contrasto per ostacolare le vendite sui canali e-commerce, fino al sequestro, di prodotti che usurpano i nomi ‘Amarone’, ‘Valpolicella’, ‘Valpolicella Ripasso’ e ‘Recioto della Valpolicella’ in Usa, Regno Unito, Canada, Irlanda, Danimarca e negli altri Paesi scandinavi a regime di monopolio, i principali mercati di destinazione delle top denominazioni veronesi. «Stop a chi pensa di guadagnare sfruttando sui mercati i nomi delle nostre indicazioni di qualità certificata», sottolinea il ministro delle Politiche Agricole Gianmarco Centinaio. «Amarone e Valpolicella sono tra le denominazioni più imitate e falsificate sui mercati esteri», gli fa eco Sartori, il presidente del Consorzio che, in tre anni, ha promosso quasi 40 azioni di tutela dei marchi Dop.
Mercoledì 24 Aprile 2024
ArchivioTask force per tutelare Valpolicella e Amarone all’estero e sul web