Giovedì 7 Novembre 2024

Il trasporto su rotaia vuole crescere. Rfi potenzia i ’corridoi delle merci’

Nel 2022 in Italia movimentati sui treni 125 miliardi di tonnellate-chilometro di beni, pari al 12% del totale

Il trasporto su rotaia vuole crescere. Rfi potenzia i ’corridoi delle merci’

Il trasporto su rotaia vuole crescere. Rfi potenzia i ’corridoi delle merci’

Il mondo della logistica e dei trasporti si muove, per definizione. E il mondo delle merci si sposta, connettendo l’intero territorio nazionale, con diverse modalità. Si parla, infatti, di trasporto stradale, aereo, marittimo o intermodale. Ma il più utilizzato e fruibile per trasportare le merci è, insieme al trasporto su gomma, quello ferroviario, che è maggiormente sostenibile e meno inquinante rispetto a quello stradale. E i numeri registrati sono alti: secondo il Rapporto annuale trasporto ferroviario merci italiano di FerMerci, l’associazione operatori nel trasporto ferroviario merci, nel 2022, la Penisola ha visto circa 25 miliardi di tonnellate chilometri di merci movimentate su rotaia. Dati che rappresentano circa il 12% del totale della quota di trasporto interno di merce, che predilige comunque il movimento su strada, con 123 miliardi di tonnellate chilometro registrato nel 2020.

Per rendere il trasporto su rotaia sempre più efficace, l’intera rete ferroviaria italiana è strutturata e attrezzata per consentire la circolazione dei treni merci dei diversi operatori di trasporti. Il gruppo Ferrovie dello stato italiane, infatti, mette a servizio dei treni merci che ogni giorno viaggiano sulla rete, oltre alle linee, anche 204 impianti dedicati tra cui aree di scambio tra trasporto su ferro e trasporto su gomma, che sono i cosiddetti centri intermodali. In più offre scali ferroviari, per il carico e lo scarico delle merci e raccordi, per il collegamento diretto tra gli stabilimenti produttivi e la rete ferroviaria. Chiaro è che per garantire la fluidità del traffico complessivo sulla rete, la circolazione dei treni merci, che è più lenta rispetto a quella di trasporto passeggeri, si svolge in determinate fasce orarie a seconda della programmazione definita ogni anno con l’orario ferroviario.

In regione, secondo il rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in Emilia-Romagna 2023, nel 2021 il traffico ferroviario ha raggiunto circa 21,5 milioni di tonnellate, un dato confermato nel 2022 con un traffico di 21,8 milioni di tonnellate. La rete ferroviaria della regione utilizzata dal traffico merci è di circa 1.400 chilometri.

Nonostante l’offerta sia vasta, RFI ha programmato in tutta Italia interventi infrastrutturali e misure operative volte alla miglioria dell’intero comparto, con un Piano Commerciale 2023-2027. Gli obiettivi sono diversi, ma tra i principali c’è la volontà di potenziare le linee comprese nei corridoi Tent-T, reti trans-europee dei trasporti, che interessano il nostro Paese: attualmente, lungo queste tratte si svolge oltre il 90% del traffico merci nazionale. I corridoi europei merci in esercizio sono undici, quattro dei quali di interesse italiano, come il Corridoio Reno-Alpi, Scandinavo-Mediterraneo, Baltico-Adriatico e quello Mediterraneo (gli ultimi tre attraversano l’Emilia-Romagna).

Quattro corridoi della portata di 5.500 chilometri di rete solo sul suolo italiano, capace di collegare e percorrere l’intera Penisola. RFI vuole anche potenziare l’offerta per le le Imprese Ferroviarie merci, con adeguamenti della sagoma delle linee per permettere il passaggio di semirimorchi e dei container High Cube, e del modulo per permettere il passaggio di treni lunghi fino a ben 750 metri. In più, gli obiettivi strategici sono quelli di migliorare le condizioni in cui le imprese del settore, If o terminalisti, operano negli scali, riducendo in questo modo anche i costi del servizio, e ottimizzare l’assegnazione delle tracce e migliorare la compatibilizzazione del traffico merci con il traffico passeggeri di lunga distanza e locale.