Mercoledì 2 Ottobre 2024

Il Museo della marineria. Antichi mestieri e imbarcazioni. Un’immersione nella città vecchia

Uno scrigno unico, solenne e accogliente, che racconta i momenti che hanno segnato la Darsena. Tra gli oggetti in mostra anche il gozzo restaurato appartenuto al medico-scrittore Mario Tobino . .

VIAREGGIO

Il Museo della Marineria di Viareggio rappresenta la sintesi storica della “Vecchia Viareggio”, dove chi vi entra fa un vero tuffo nel passato alla scoperta delle origini della città, universalmente riconosciuta luogo glorioso di costruttori di imbarcazioni, di validi marinai, di antichi mestieri, tutti fattori base di una cultura marittima arricchita e sviluppata fino agli odierni vertici mondiali. Ogni fonte di notizie autorevole e verificata afferma che le abilità dei vecchi artigiani e dei marinai che hanno fatto nascere la Viareggio “della Darsena e delle barche” erano ben conosciute in Italia e all’estero. E all’interno del museo se ne può cogliere una vera e solida testimonianza. Della necessità di aprire uno spazio come questo, uno dei pochi in Italia con sue caratteristiche specifiche e ospitato nello storico edificio dell’ex Mercato del Pesce, era già stata avanzata nel 1920. Ma soltanto nel dicembre del 2006, grazie ad un’opera di vera e propria ricostruzione storico culturale, seguita dal comandante Flavio Serafini, il Comune riuscì ad aprire i battenti. La conduzione giornaliera fu assegnata ai volontari soci delle Medaglie d’Oro di Lunga Navigazione, con il segretario compartimentale Zeffiro Rossi, affiancato attivamente dalla Fondazione Artiglio dedicata ai palombari che segnarono un’epoca. Infatti il museo è intitolato ad Alberto Gianni, palombaro e inventore, noto per avere sviluppato la camera iperbarica, poi deceduto il 7 dicembre 1930 nell’esplosione dell’ Egypt con gli altri palombari viareggini Aristide Franceschi e Alberto Bargellini, e col marinaio Romualdo Cortopassi. La mostra dei reperti dell’Artiglio I, è il pezzo forte dell’esposizione complessiva, con elementi unici come la Torretta del Gianni, la palombaristica dei prini anni del ‘900 che fu attività d’eccellenza italiana, i relativi lavori subacquei, i cantieri navali, la pesca, gli strumenti nautici e tanto altro. Si trovano inoltre molti libretti di navigazione dei marittimi e il primo registro imbarchi e sbarchi del porto. In evidenza i pannelli sui Cetacei e i resti della balena, i modellini di barche d’epoca, i quadri donati da diversi autori, l’elenco delle medaglie d’oro di lunga navigazione e dei marittimi scomparsi in guerra. Si nota il gozzo restaurato appartenuto a Mario Tobino e tutta una serie di volumi su argomenti di mare e sulla vecchia Viareggio, così come nacque sulle sponde del Burlamacca. Le bandiere storiche della Lega Maestri d’ Ascia e Calafati, fotografie, placche, distintivi, statue, uniformi della Marina Mercantile. Uno scrigno unico, solenne e accogliente, che racconta le storie antiche della città e dove vengono organizzate continuamente mostre a tema, convegni, dibattiti, presentazioni di libri e altro.

Walter Strata