Martedì 17 Giugno 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Le nuove accise in vigore da oggi: come cambiano i prezzi di benzina e diesel

Sale la tassazione sul gasolio, scende quella sulla verde: quanto spenderemo in più (o in meno) per il carburante. M5s: “Consumo di diesel è più di due volte superiore a quello della benzina. Il governo fa cassa sui cittadini”

Stazione di servizio sull'autostrada (Ansa)

Stazione di servizio sull'autostrada (Ansa)

Roma, 15 maggio 2025 – Scende il prezzo della benzina, sale quello del diesel. E’ in sintesi l’effetto del  decreto interministeriale arrivato ieri, piuttosto a sorpresa, in Gazzetta Ufficiale, che attua il riallineamento delle accise previsto dalla riforma fiscale. 

Il provvedimento n. 110 del 14 maggio precisa che “a decorrere dal giorno successivo della pubblicazione del decreto (15 maggio ndr), l'aliquota di accisa applicata alla benzina è ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro” mentre “l'aliquota di accisa applicata al gasolio impiegato come carburante è aumentata di 1,50 centesimi di euro per litro”. 

Quindi, la tassa sulla verde scende da 728,4 euro a 713,40 euro ogni mille litri, mentre quella sul gasolio sale da 617,40 a 632,40 euro. E l’inizio di un percorso di riduzione della forbice fra i due carburanti, a favore della benzina, meno inquinante rispetto al diesel. Il riavvicinamento dovrebbe compiersi nell’arco di un quinquennio. 

Quanto spenderemo in più (o in meno)

Ma che ripercussione avrà questo ‘riallineamento’ per le tasche degli utenti? Secondo Codacons, nell’ipotesi di due pieni al mese e considerata anche l’Iva al 22%, l’aggravio per chi ha un’auto a gasolio sarà di 21,96 euro l’anno. Il risparmio per chi ha un’auto a benzina sarà lo stesso. 

Conferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: “Certo i consumatori che hanno auto a gasolio saranno penalizzati, ma il loro aggravio, pari, considerando anche l'Iva al 22%, a 1,83 cent al litro, ossia 91,5 cent per un pieno di 50 litri, con un rincaro annuo a famiglia, nell'ipotesi di due rifornimenti al mese, pari a 21 euro e 96 cent, sarà compensato da un analogo risparmio per chi ha una vettura a benzina”. 

“C’è da capire – rileva Il Sole 24Ore  – come la variazione fiscale sarà ammortizzata dalle singole compagnie e dalle stazioni di rifornimento”.

L’aumento di gasolio e i costi per le aziende

Quante persone interessano riduzioni e rincari? Su un parco auto circolante pari a 40,5 milioni di vetture in Italia, il 42% (17 milioni) è la quota di quelle alimentate a benzina, 40,9% (16 milioni e mezzo) quelle a gasolio. Ma i carburanti notoriamente non sono utilizzati solo da automobilisti. Il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli fa notare che nel 2023 – l’ultimo anno per cui i dati sono disponibili – “in Italia, sono stati venduti circa 28 miliardi di litri di gasolio e 11,1 miliardi di litri di benzina”. Significa che “il consumo di gasolio è stato più di due volte e mezzo superiore, principalmente perché viene utilizzato per lo spostamento delle merci e dei generi alimentari”. Patuanelli accusa quindi il governo di voler “fare cassa sui cittadini”, in particolare sulle aziende. 

Assoutenti: “Listini in Italia tra i più cari d’Europa”

Assoutenti coglie l’occasione dell’entrata in vigore del decreto –  firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e da quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti di concerto con i colleghi delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – per richiamare il governo a “operare per una riduzione della tassazione complessiva che pesa su benzina e gasolio, e che porta i listini alla pompa praticati in Italia ad essere tra i più cari in Europa”. 

"Oggi  – ricorda l’associazione consumatori – le tasse (Iva e accise) pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul gasolio. Solo nel 2023, ultimo dato ufficiale disponibile, della spesa totale di 70,9 miliardi euro per i carburanti, ben 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato a titolo di Iva e accise. Una tassazione che porta i listini alla pompa di benzina e gasolio in Italia ad essere tra i più alti in Europa: il nostro Paese si piazza infatti oggi al sesto posto nella classifica Ue dei Paesi con il gasolio più costoso, e al settimo posto per il prezzo della benzina”.

“Serve un sistema unico di tassazione nell’Ue”

Se invece si considerano i listini al netto delle tasse, l'Italia scende al 17esimo posto in Europa per il prezzo della benzina, e addirittura crolla al 22esimo posto per il diesel. "Al di là del riordino delle accise chiesto dall'Ue – scrive il presidente Assoutenti Gabriele Melluso –.  riteniamo urgente aprire una riflessione a livello comunitario affinché si arrivi ad un sistema unico di tassazione sui carburanti, identico in tutta Europa”.