di Cristina Degliesposti
Una porta d’accesso alle opportunità solitamente appannaggio solo delle grandi aziende. È la mission del bolognese Bi-Rex (Big Data Innovation and Research Excellence), uno degli otto Competence center a livello nazionale voluti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del piano governativo Industria 4.0. Oggi, grazie ai fondi del Pnrr gestiti da Bi-Rex, le piccole e medie imprese possono ambire a mettere a segno quel salto di qualità che l’industria 4.0 offre, trovando in un unico posto una struttura competente e aiuti economici.
Stefano Cattorini, su cosa è impegnato Bi-Rex in questo momento?
"Stiamo portando avanti due misure – spiega il direttore generale – con i 14 milioni di euro di fondi del Pnrr ricevuti fino adesso, che vanno spesi entro ottobre 2025. La prima prevede il cofinanziamento di progetti di innovazione e ricerca e sviluppo delle imprese, con la possibilità di sostenerle con massimo 400mila euro ad azienda. Su questa misura abbiamo investito 9 milioni di euro, 7 dei quali già assegnati per un totale di 30 progetti sostenuti".
La seconda misura cosa prevede?
"È la cosiddetta linea B2, quindi servizi agevolati alle imprese che beneficiano di uno sconto in fattura fino all’80% per una pmi e un importo un po’ inferiore per le grandi imprese. Si tratta di formazione, attività di consulenza, elaborazione progetti per citare alcune attività. Su questo obiettivo abbiamo impegnato 5 milioni di euro e ne sono rimasti appena 400mila a disposizione".
Un successo, quindi?
"Sì, abbiamo già concluso 170 contratti e servizi per la linea B2, di cui il 75 % con pmi. È uno strumento straordinario che racchiude le competenze di un centro ad alta specializzazione come il nostro e gli aiuti in unico posto. Ed è probabile che il Mimit ci accorderà altri fondi, d’intesa con la Ue, con scadenza nel 2026".
Chi sono i vostri clienti tipo in questo momento?
"Siamo un centro di competenza nazionale, quindi oltre il 50% delle aziende che si rivolge anoi viene dall’Emilia-Romagna, la seconda regione rappresentata è la Lombardia, ma il 30% delle imprese vengono dal centro-sud. L’unico requisito per accedere al nostro centro è avere sede in Italia".
Quali servizi offrite?
"Dalla valutazione sulla maturità digitale di un’impresa alla formazione anche manageriale, digitalizzazione e consulenza fino alle prove pratiche sulle nostre linee pilota che consentono alle imprese di sperimentare prodotti su misura e macchinari per valutarne la rispondenza alle attese e dopo investirvi".
Quando inizia l’avventura di Bi-Rex?
"Nasciamo nel 2019 e fino al 2022 abbiamo avuto un cofinanziamento del ministero che ci ha consentito di creare il centro stesso oltre a finanziare una serie di bandi per sostenere progetti di sviluppo. Nel triennio, infatti, abbiamo promosso 35 progetti, per 5,5 milioni di euro di progetti in ricerca e sviluppo".
Ci sono richieste emergenti da parte delle imprese?
"Sì, sempre più chiedono di essere aiutate a individuare bandi, poi costruire insieme le domande per poi vincerli. Sono molti i fondi pubblici a ogni livello, Europa compresa, ma spesso le pmi non hanno le strutture e le competenze per finalizzarli: noi abbiamo, invece un team di 30 professionisti e 60 soggetti esterni di alto profilo che lavorano con Bi-Rex".