di Giuseppe Di Matteo
A pochi giorni dalla 61ª edizione del Salone del Mobile – in programma da martedì 18 a domenica 23 aprile nel quartiere Fiera Milano, a Rho (con apertura agli operatori tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30 e nelle giornate di sabato e domenica anche al pubblico, mentre peer gli studenti è aperto da venerdì) – il mondo del legno-arredo fa registrare performance e segnali incoraggianti. Basta dare un’occhiata ai numeri. Stando ai dati di FederlognoArredo, che organizza la kermesse, nel 2022 la filiera del legno e dell’arredo ha fruttato un fatturato di 56.545 milioni di euro (+12,6 per cento rispetto al 2021), mentre le esportazioni hanno registrato un incremento del 13 per cento (20.993 i milioni lo scorso anno contro i 18.334 del 2021); sempre nel 2022 la produzione del mercato italiano si è attestata intorno ai 35.552 milioni (31.685 nel 2021), registrando un +12,2 per cento.
Parla chiaro anche la fotografia dei nostri principali partner esteri. Gli Stati Uniti sono il Paese che registra le variazioni percentuali più importanti, ovviamente in positivo: +25,7 per cento (per un totale di 2.384 milioni di euro a fronte dei 1.897 dell’anno precedente). Seguono i Paesi Bassi, con un +21,2 per cento frutto dei 485 milioni del ‘22 (l’anno precedente erano stati 400), la Spagna (+17, il che significa 834 milioni lo scorso anno a fronte dei 713 del precedente) e la Svizzera, che ha fruttato 920 milioni (nel 2021 erano stati 809) e un incremento del 13,8 per cento.
Leggermente staccati il Regno Unito (+9,9 per cento e 1.423 milioni nel 2022 contro i 1.295 del ’21), la Germania, dove l’incremento si è attestato intorno al 9,7 per cento (2.313 milioni nel 2022; nel ’21 erano stati 2.109), la Francia, che rimane comunque il primo Paese per le esportazioni (con un +9,5 percento frutto dei 3.290 milioni dello scorso anno a fronte dei 3.006 dell’anno precedente) e l’Austria, (+ 8 per cento, ovvero 501 milioni del 2022 contro i 464 del ’21). Chiudono la classifica il Belgio (+4,1 percento) e la Cina (+1,1).
"Sono dati incoraggianti – sottolinea Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – ma c’è ancora molto da fare. Se la pandemia è ormai alle spalle, ora dobbiamo fronteggiare una guerra, quella in Ucraina, che crea non poche difficoltà. E nelle ultime settimane si è anche adombrata l’ipotesi di una crisi bancaria a catena – provocata in particolare dal fallimento della Sillicon Valley Bank negli Stati Uniti e dal caso Credit Suisse nella Confederazione Elvetica – i cui effetti sono imprevedibili.
E poi, c’è il dell’inflazione che appare sempre più centrale per tutto il settore. Ne è ben consapevole lo stesso Feltrin che ritiene che "i fatturati delle aziende, soprattutto delle più piccole, potrebbero essere gonfiati dal caro prezzi e dall’adeguamento dei listini, riducendo drasticamente la crescita e il margine". A questo proposito – in base ai dati Istat relativi al 2022 – i prezzi al consumo sono cresciuti dell’8,1% (a fronte dell’1,9% nel 2021), segnando l’aumento più ampio dal 1985, principalmente a causa dall’andamento dei prezzi dei beni energetici.
Ma, nel frattempo, il Salone del Mobile milanese scalda i motori. E c’è attesa soprattutto per il percorso espositivo, che prevede alcune novità appositamente pensate per renderlo più facilmente fruibile. La luce intesa non solo come design e complemento d’arredo – conclude Feltrin – quest’anno sarà come non mai al centro della kermesse. Euroluce e tutto il Salone sono un appuntamento da non perdere".