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Protesi fissa o mobile, facciamo attenzione alle regole di pulizia

Nel primo caso è molto simile a quella dei denti naturali. Prodotti specifici per dentiere

16/10/2023 - di Roberto Baldi

Può arrivare il momento in cui le precauzioni di una vita ti mettono di fronte all’instabilità dentaria, che impone protesi fisse o mobili. Le prime, sempre più consigliate dai dentisti, si applicano su elemento naturale (dente) o su un impianto; le seconde possono essere ancorate ad altri denti o, in caso di mancanza totale, appoggiate sulle gengive. Interessano non solo i soggetti in età avanzata, ma anche coloro che hanno subito traumi o infezioni gravi del cavo orale. Si fa l’errore di credere che le nuove strutture possano persistere senza attenzioni ulteriori e invece richiedono controllo periodico e pulizia quotidiana.

 

Quella delle protesi mobili si effettua utilizzando degli appositi detergenti in pastiglie che eliminano i residui di cibo e batteri dalle superfici: rimuoverle dalla bocca, lasciarle a bagno in una soluzione di acqua e detergente secondo le indicazioni fornite dal dentista. Per le protesi fisse valgono le regole che si usano per la pulizia dei denti naturali: fare sciacqui con collutorio. In caso di utilizzo di spazzolino è consigliato quello con setole medie morbide da sostituire ogni 2-3 mesi. ll costo delle protesi varia in base alla tipologia e ai materiali. Generalmente, la dentiera costa meno di una protesi fissa, ma richiede manutenzione frequente.

 

 

Carie, tartaro e le fastidiose afte

 

Sono varie le patologie che riguardano i denti e che richiedono attenzione tutta particolare. La più comune di queste è la carie, dovuta prevalentemente ad una scarsa igiene orale e all’accumulo di batteri che si nutrono di zuccheri e secernono acidi in grado di intaccare prima lo smalto dei denti, poi la dentina. La carie è tra le malattie più diffuse della bocca. A lungo andare può indurre ad asportazione del dente. Altre complicazioni che riguardano la bocca: malocclusioni, ascesso e granuloma con insorgenza di febbre, gengiviti e parodontiti, bruxismo ovvero digrignamento dei denti più marcato durante il sonno, causato dalla contrazione involontaria dei muscoli implicati nella masticazione.

 

Vi si aggiungono altre forme quali afte e malattia mani-bocca-piedi con eruzioni tipiche, proprio su bocca, mani e piedi dei bambini. Il gruppo più a rischio di contagio è quello al disotto dei 5 anni. L’asilo è uno dei luoghi dove più spesso i virus del gruppo Coxsackie A si propagano. Il contagio può avvenire anche nei centri estivi, le ludoteche e la scuola soprattutto per i più grandi con eventuale interessamento anche dei familiari. Gran parte di queste patologie può essere curata da persone esperte, ma il ricorso allo specialista è obbligato quando si presentino complicazioni.