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Tendini della spalla: inquinanti e diabete li indeboliscono

Fumo, diabete e colesterolo rendono le articolazioni meno resistenti

06/09/2023

Secondo uno studio recente, la rottura di un tendine della spalla potrebbe essere influenzata da malattie sistemiche come il diabete e l’ipercolesterolemia. Un ridotto afflusso di sangue rende le articolazioni meno resistenti e più esposte al rischio traumi.

 

Anche il fumo passivo e le polveri inquinanti inalate attraverso il mantice respiratorio, quindi la qualità dell’aria atmosferica in senso lato, si ripercuote sulle cartilagini. La correlazione tra il logoramento dell’apparato scheletrico indotto dal tabagismo e le rotture dei tendini della spalla è più di un’ipotesi. Come riparare i danni?

 

Interessanti prospettive vengono dalla medicina rigenerativa articolare applicata all’ortopedia. Pazienti con lesioni molto gravi necessitano di vasti lembi di tessuto per ricostruire segmenti ormai compromessi nelle loro funzioni. Oggi si stanno sperimentando cellule staminali del grasso addominale e dei tessuti per stimolare la rigenerazione. Queste cellule, che un tempo venivano scartate, possono essere utilizzate durante l’intervento per favorire la guarigione.

 

Stefano Gumina, medico specialista in ortopedia e traumatologia, professore alla Sapienza e presidente del 15° Congresso Internazionale di Chirurgia della Spalla e del Gomito (Icses) ha evidenziato i motivi che spingono sempre più persone ad affrontare un intervento di protesi alla spalla, e i problemi che possono derivare da un mancato trattamento.

 

Secondo l’illustre cattedratico, 30-40 anni fa ci si accontentava e magari neanche ci si sottoponeva a un’operazione, oggi la richiesta è cambiata. Ci sono 60-70enni che vogliono continuare a giocare a golf, tennis o fare arrampicate, per cui scelgono di operarsi per la protesi alla spalla. Ma non solo, chi svolge lavori manuali che comportano il dover alzare le braccia sopra la linea dell’orizzonte, come decoratori o manovali, può andare incontro a patologie degenerative legate all’usura e all’età, con problemi alla mobilità della spalla o rotture del tendine della cuffia dei rotatori.

 

L’aumento del ricorso alle protesi della spalla negli ultimi anni è un fenomeno evidente anche a livello europeo e mondiale. La tecnologia introduce materiali sofisticati e tecnologie evolute. Gumina sottolinea che gli specialisti hanno l’opportunità di affrontare una vasta gamma di problematiche, dai giovani agli anziani, dagli atleti di grido alle vittime di incidenti stradali.

 

Tuttavia, a differenza delle protesi all’anca e ginocchio, il tema delle protesi alla spalla è relativamente poco dibattuto. Questo perché, come spiega Gumina, l’anca e il ginocchio si usurano più facilmente rispetto alla spalla, poiché sostengono il peso del corpo. Inoltre, c’è un aspetto sociale: l’artrosi con dolore alla spalla è meno frequente, il paziente tende a rimandare la decisione di sottoporsi a un intervento di sostituzione articolare.

 

Sebbene il numero di interventi di protesi alla spalla sia inferiore rispetto ad altri distretti ortopedici, in alcuni casi è necessario intervenire, ad esempio quando si verifica una frattura scomposta sulla testa dell’omero e il paziente è molto anziano, la protesizzazione della spalla è consigliata.