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Miele, un toccasana per la salute

Fornisce zuccheri semplici che l’organismo utilizza immediatamente. E ha mille indicazioni benefiche

18/06/2023 - di Gloria Ciabattoni

In questo periodo si parla molto di api, purtroppo in negativo, perché l’alluvione del maggio scorso in Romagna ha distrutto gli alveari causando la morte di 250 milioni di questi insetti. Che sono preziosi: in Italia, secondo l’ultimo censimento 2022 (quindi prima dell’alluvione), erano 100 miliardi e vivevano in 1,8 milioni colonie, accudite da 72 mila apicoltori: un capitale naturale il cui valore è stimato in 500 milioni di euro, numeri che portano l’Italia in testa alle classifiche dell’Unione europea.

 

Tuttavia negli ultimi 10-15 anni gli apicoltori sono in allarme, segnalando un declino del numero di api e perdite di colonie. Tante le cause, dall’agricoltura intensiva, l’impiego dei pesticidi, la carenza di habitat, i virus ma anche gli attacchi di agenti patogeni e di specie invasive. E ora anche le catastrofi naturali.

 

Perché sono tanto importanti? Con l’impollinazione contribuiscono alla conservazione della flora, e sono le sentinelle dell’ambiente: la morte o la diminuzione delle colonie significa la presenza di fattori inquinanti nocivi anche per l’uomo. Ma le api hanno anche e soprattutto una funzione fondamentale, quella di produrre miele, un grande alleato per la salute e una delizia per il palato.

 

Se l’uomo si ciba di miele fin dall’antichità, c’è un perché. È composto da zuccheri semplici come il fruttosio e il glucosio che l’organismo utilizza immediatamente, ed ecco spiegato il successo delle barrette energetiche al miele (spesso addizionate con frutta secca) che non mancano mai negli zaini degli sportivi. Poi fornisce calcio, fosforo, potassio, tutti minerali fondamentali per il nostro benessere e ha straordinarie qualità antiossidanti, antibatteriche ed antinfiammatorie. Infatti uno dei rimedi «della nonna» più utilizzati ancora oggi, è un cucchiaino di miele – il più indicato è quello di acacia – per sedare la tosse e attenuare il mal di gola. Secondo numerosi studi, il miele migliora i livelli di colesterolo, riducendo quello totale e quello «cattivo» e favorendo quello «buono», HDL. Il miele è anche un alleato contro i radicali liberi e quindi ostacola l’invecchiamento cellulare. Aiuta anche in caso di problemi intestinali, ad esempio il miele di Manuka riduce notevolmente l’infiammazione da colon irritabile.

 

E prima di andare a letto favorisce il sonno, in quanto stimola il rilascio dell’insulina, producendo serotonina. Ma l’utilizzo del miele ha anche delle controindicazioni, ad esempio per la sua ricchezza di zuccheri non va bene per chi ha problemi di peso (fornisce circa 310 calorie per 100 grammi) o di diabete. È vero che il miele ha un indice glicemico leggermente inferiore a quello dello zucchero, quindi aumenta meno rapidamente la glicemia, ma occorre ugualmente fare attenzione se si soffre di iperglicemia. Il miele contiene fruttosio, quindi va preso a piccole dosi, non più di un cucchiaino al giorno, se si soffre di colite.

 

L’impiego del miele in cucina è conosciuto fin dall’antichità: è composto per il 18 per cento da acqua e per l’80 per cento da zuccheri quali glucosio, fruttosio, saccarosio e maltosio. Quindi ha un’elevata proprietà dolcificante (grazie al fruttosio in particolare) e può sostituire lo zucchero nel caffè (un cucchiaino di miele al posto di due di zucchero), nel tè, nel latte, nello yogurt, ma anche nella preparazione di molte torte.

 

Infine, il miele è un alleato della bellezza, infatti è alla base di molte preparazioni casalinghe di maschere per il viso, nutritive (miele e yogurt) e lenitive (miele, un cucchiaino di olio d’oliva e mezzo di limone). E se si mescolano piccole quantità di miele e sale ammorbiditi con un po’ di olio di oliva si ottiene un ottimo scrub per il viso (con sale fino) e per il corpo (con sale grosso), da usare un paio di giorni prima di esporre la pelle al sole.