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L’attività fisica potrebbe difendere le donne dal Parkinson

Alexis Elbaz dell'Inserm Research Center di Parigi ha capitanato il lavoro, pubblicato sulla rivista Neurology

27/05/2023

Fra gli innumerevoli benefici che l’attività fisica garantisce c’è anche la possibile riduzione del rischio di ammalarsi di Parkinson, quantomeno per le donne. A suggerirlo è uno studio, in cui i ricercatori hanno seguito una platea femminile per ben tre decenni, riscontrando che le donne più attive avevano un tasso di sviluppo del Parkinson inferiore del 25% rispetto a quelle dal livello più basso di esercizio fisico anche quando l’attività fisica è stata valutata fino a 15 o 20 anni prima della diagnosi.

 

Alexis Elbaz, MD, dell’Inserm Research Center di Parigi ha capitanato il lavoro, successivamente pubblicato sulla rivista Neurology. Sono state monitorate 95.354 partecipanti, per lo più insegnanti, con un’età media di 49 anni. Durante questi 30 anni di studio 1.074 delle signore coinvolte hanno sviluppato la malattia di Parkinson. Nel corso dello studio, le donne hanno compilato fino a sei questionari su tipo e quantità di attività fisica svolta: dovevano dire quanto camminavano e quante rampe di scale salivano ogni giorno, quante ore dedicavano alle attività domestiche e quanto tempo dedicavano ad attività ricreative moderate come il giardinaggio e ad attività più vigorose come lo sport. I ricercatori hanno assegnato a ogni attività un punteggio basato su un indice per quantificare il dispendio energetico, il Met. Per esempio, una forma di esercizio più intensa come la bicicletta corrispondeva a sei Met, mentre forme di esercizio meno intense come camminare e pulire corrispondevano a tre Met. All’inizio dello studio, il livello medio di attività fisica delle donne era di 45 Met/ora alla settimana. Le partecipanti sono state divise in quattro gruppi uguali di poco più di 24.000 persone ciascuno. All’inizio dello studio, le donne nel gruppo più alto avevano un punteggio medio di attività fisica di 71 Met/ora alla settimana; quelle del gruppo più basso di 27 ore Met a settimana. Numeri alla mano, il lavoro ha dimostrato che una vita meno sedentaria – per le donne – può contribuire a difendersi dal Parkinson.