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Giornata mondiale del diabete, occhio ai valori della glicemia

L’appuntamento per sostenere l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

14/11/2023
Crediti iStock - Giornata Mondiale del Diabete

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, con diverse iniziative organizzate per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla malattia, sulla sua prevenzione e sui trattamenti relativi, la necessità di controllare regolarmente la glicemia, un indicatore di benessere dell’organismo che, in presenza di valori alterati, si rileva un nemico capace di causare danni fisici a tutti i livelli. Concetti apparentemente di difficile comprensione, come resistenza all’insulina, sindrome metabolica, iperglicemia e ipoglicemia, sono ormai all’ordine del giorno, considerando il numero notevole di persone che lamenta alterazioni del metabolismo degli zuccheri, legate alle concentrazioni di glucosio nel sangue.

 

Il tema

La prevenzione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze è il tema della giornata mondiale del 2023, dedicata alla patologia in questione. Il claim, in particolare, è Conosci il tuo rischio, conosci la tua risposta (Know your risk, know your response), riguardo all’importanza di conoscere il proprio rischio di sviluppare un diabete tipo 2, facendo attenzione alla prevenzione. Questa malattia e le sue complicanze possono essere ritardati o prevenuti tramite una diagnosi precoce e adottando uno stile di vita adeguato. Se invece non sono individuati e curati per tempo, possono causare gravi complicazioni.

 

In Italia 

In Italia un italiano su diciotto è diabetico. La malattia colpisce un soggetto su sei nella fascia degli over 65. Secondo le stime, tra gli abitanti della Penisola ci sono circa 3,5 milioni di diabetici, con un aumento di circa il 60% negli ultimi vent’anni. È quanto è riportato nel libro Il diabete di tipo 2 – una malattia evitabile (Edizioni Lswr), scritto da un team di ricercatori dell’Istituto Mario Negri e di altre istituzioni italiane, coordinato dal Professor Silvio Garattini. Sono tre i fattori di rischio principali: sovrappeso/obesità; sedentarietà e difficoltà socioeconomiche. 

 

Fattori di rischio

“I tre fattori si incrociano perché i soggetti a basso reddito hanno anche più probabilità di avere cattivi stili di vita e quindi di assumere cibo molto calorico, di riservare poca attenzione alla salute, di avere una scarsa tendenza all’esercizio fisico” ha dichiarato il Prof. Garattini. “Occorre inoltre adeguare i programmi scolastici, dalle scuole dell’infanzia all’università, per diffondere i buoni stili di vita. Inoltre, una migliore ridistribuzione della ricchezza, che consentirebbe di diminuire la povertà, dovrebbe ridurre non solo il diabete, ma anche altre malattie croniche evitabili, inclusi tumori e demenze senili. E quindi anche i costi del sistema sanitario nazionale”. La predisposizione genetica, ma anche una dieta poco salutare, la mancanza di attività fisica, il fumo e l’eccessivo consumo di alcol possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. 

 

Storia 

La Giornata mondiale del diabete è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, diventando giornata ufficiale dell’Onu nel 2006. È stato scelto il 14 novembre perché, in questo giorno, nel 1891, è nato Frederick Grant Banting, che nel 1922 ha scoperto l’insulina insieme al suo allievo Charles Herbert Best.