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Capelli in autunno, limitare la caduta oggi è possibile. Come fare prevenzione

Ai cambi di stagione le capigliature sono più fragili e vanno rinforzate, anche con rimedi naturali

24/10/2023
Crediti iStock - Come combattere la caduta dei capelli in autunno

La caduta dei capelli in autunno è un fenomeno comune che può dipendere da diversi fattori, tra cui gli sbalzi ormonali, dovuti al cambiamento stagionale, fino alla diminuzione della luce solare. Per rinforzare la capigliatura e contrastare le perdite ci sono alcuni accorgimenti e rimedi naturali. 

 

Alimentazione 

È fondamentale una dieta equilibrata. È opportuno consumare cibi ricchi di proteine, vitamine (soprattutto la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E) e minerali come il ferro e lo zinco. In alcuni casi, può essere utile arricchire la propria alimentazione con integratori di biotina, vitamina D o altri nutrienti specifici. Anche lo stress può influenzare la caduta dei capelli. Si può provare a gestire ansia e tensioni attraverso la meditazione, lo yoga, il massaggio del cuoio capelluto o l’esercizio fisico, anche a beneficio della propria capigliatura. 

 

“Diradamento e alopecia androgenetica affliggono 8 uomini su 10 e la risposta – ha dichiarato a suo tempo Massimiliano Pazzaglia, medico specialista a Bologna  – deve venire dal dermatologo, l’unico in grado di diagnosticare e quindi di trattare efficacemente la calvizie”. Oggi sappiamo che i capelli soffrono qualunque tipo di stress, che sia fisico, chimico o psichico. E gli effetti li mostrano a 3 mesi di distanza’. Si spiegano in questo senso le ricorrenti cadute di capelli in autunno e in primavera. “I capelli soffrono molto il caldo e il sole d’agosto – ha spiegato il medico – e tre mesi dopo, a novembre, se ne vedono le conseguenze, allo stesso modo soffrono il freddo invernale e a maggio si notano indebolimenti e cadute. Ogni tipo di stress, in ultima analisi, indebolisce la capigliatura.

 

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Prodotti e trattamenti 

Andrebbero utilizzati shampoo e balsamo adatti al proprio tipo di capelli. Meglio evitare prodotti aggressivi o lavaggi troppo frequenti, poiché possono danneggiare i capelli. Un delicato massaggio al cuoio capelluto può stimolare i follicoli piliferi, migliorando la circolazione sanguigna di questa zona e stimolando la crescita dei capelli. Si può usare anche qualche goccia di olio essenziale come l’olio di rosmarino, l’olio di lavanda e l’olio di menta piperita anche in aggiunta a olio di cocco o jojoba. Si può adoperare anche del gel di aloe vera, con proprietà idratanti, da applicare direttamente sul cuoio capelluto e lasciandolo agire per circa un’ora prima di sciacquare. Colorazioni, decolorazioni e trattamenti chimici troppo aggressivi rischiano di indebolire ulteriormente la chioma. Non vanno effettuati troppo spesso e, nel caso, bisognerebbe affidarsi a professionisti esperti e qualificati. 

 

Post shampoo 

Come rinforzo ulteriore si può preparare una tazza di tè verde e utilizzarla per il risciacquo dopo lo shampoo. In alternativa, sempre dopo la detersione si possono anche bagnare i capelli con della birra senza alcol, ricca di proteine e vitamine, e lasciarla agire per alcuni minuti prima di sciacquare. 

 

Maschera fai-da-te 

Per rinforzare cuoio capelluto e capelli si può preparare anche in casa una maschera naturale. Sono sufficienti pochi ingredienti: 1 uovo, ricco di proteine, miele, idratante e lucidante, con proprietà antibatteriche e antifungine, olio d’oliva o di cocco, che aiutano a idratare la chioma. Si può anche aggiungere qualche goccia di succo di limone. Vanno mescolati tutti gli ingredienti, per poi applicare il mix sui capelli asciutti. Va quindi coperta la chioma con un asciugamano o una cuffia da doccia, lasciando agire per mezz’ora. Infine si passa al risciacquo. Questa maschera fai-da-te può essere usata 1 o 2 volte alla settimana. 

 

Consulto 

Come anticipato, è normale che i capelli tendano a cadere un po’ di più in autunno e primavera a causa dei cambiamenti stagionali. Tuttavia, se la caduta è significativa o continua per un periodo prolungato, è importante affidarsi a una valutazione del medico specialista in dermatologia, per altri versi è opportuno chiedere un orientamento al medico di famiglia o all’ endocrinologo, tutto questo per escludere eventuali condizioni patologici sottostanti. Nel dubbio, ai primi sintomi, è opportuno prenotare una visita in ambulatorio.