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Fusi orari, voli oltreoceano? Occhio al jet lag

Le conseguenze cambiano a seconda del tipo di viaggio intrapreso

29/08/2023
Crediti iStock - Jet Lag

Il jet lag, noto anche come sindrome da fuso orario, è un disturbo temporaneo del ritmo circadiano del corpo che si verifica quando una persona attraversa rapidamente più fusi orari in un tempo relativamente breve, solitamente attraverso viaggi aerei.

 

 

Il ritmo circadiano è il ciclo naturale di sonno e veglia che segue un ciclo di circa 24 ore e regola vari processi biologici nel nostro organismo.

 

 

Il fenomeno è più evidente durante i viaggi intercontinentali che vengono compiuti salendo su un aereo. Se il trasferimento avviene utilizzando un mezzo di trasporto più lento, il cambiamento non sarà così improvviso da causare un significativo disturbo, ma avverrà in modo graduale.

 

 

Sintomi 

Il jet lag si verifica perché il corpo ha difficoltà ad adattarsi rapidamente al nuovo ritmo del giorno e della notte del luogo in cui ci si trova. Ciò può causare sintomi come stanchezza diurna, difficoltà a dormire di notte, confusione mentale, irritabilità, problemi digestivi e altri disturbi legati all’orologio biologico.

 

 

Le manifestazioni, però, possono variare da persona a persona e dipendono da diversi fattori, tra cui la direzione del viaggio, il numero di fusi orari attraversati e la predisposizione individuale a gestire il cambiamento di orario.

 

Tipologie 

Quando si parla dei tipi di jet lag, generalmente ci si riferisce alle diverse direzioni di viaggio e ai fusi orari attraversati. I principali tipi della sindrome da fuso orario sono:

 

  • verso est: si verifica quando si viaggia in direzione est, ad esempio da ovest a est. In questo caso, il giorno sembra più lungo e il corpo deve adattarsi a un giorno più corto, il che può portare a stanchezza e difficoltà a dormire. Una trasferta che prevede il passaggio da Oriente a Occidente richiede meno tempo per abituarsi al nuovo fuso orario e al nuovo clima, di solito da 2 a 7-8 giorni

 

  • verso ovest: accade quando si viaggia in direzione ovest. Il giorno sembra più corto e il corpo potrebbe avere difficoltà a sentirsi stanco al momento giusto per andare a letto. In questo caso la cosiddetta sincronizzazione potrebbe essere un po’ più lunga, con eventuali disturbi del sonno che possono arrivare anche fino a 8 giorni

 

  • jet lag da lunghi viaggi: ha luogo quando si attraversano molteplici fusi orari in un unico viaggio molto lungo, ad esempio un volo transcontinentale dall’America all’Asia o viceversa. In generale, maggiore è la differenza di fuso orario attraversato, maggiore è il rischio di jet lag

 

  • inverso: si riferisce alla situazione in cui il ritmo circadiano del corpo è in anticipo rispetto al nuovo fuso orario, cosa che può accadere, per esempio, quando si torna da un viaggio da una meta a Occidente verso una destinazione a Oriente.