Con il sostegno di:

Cibo, le fibre sono il primo alleato

Bene la dieta mediterranea, limitare l’assunzione di sughi, alcolici, zuccheri e dolci. Anche la nicotina va evitata

19/12/2023 - di Maddalena De Franchis

Per liberarci dai fastidiosi disturbi gastrointestinali e provare ad avere un microbiota in equilibrio, il suggerimento è ricorrere, ancora una volta, alla cara vecchia dieta mediterranea. Essendo particolarmente ricca in fibre, soprattutto di tipo solubile e fermentabile – come l’inulina presente nella cicoria, in aglio e cipolla, o la pectina, abbondante nei frutti come la mela – questo regime alimentare svolge un ruolo significativo nel plasmare favorevolmente il microbiota.

 

Ma come si fa a preservare le buone intenzioni alle porte delle festività natalizie, foriere di almeno quindici giorni di sgarri e tentazioni? Il professor Attilio Giacosa mette in guardia dagli effetti avversi delle grandi abbuffate, «specie se superiori alla norma e accompagnate da vino e spumante». Quasi scontati gli accorgimenti da seguire: «non eccedere in cibi complessi e trasformati – dice il prof -, limitare l’assunzione di sughi, alcolici, zuccheri e dolci. Assicurarsi di includere costantemente i vegetali nei pasti principali e la frutta come spuntino fra i pasti».

 

Una sigaretta dopo pranzi e cene impegnativi? Meglio di no, perché «la nicotina può influenzare negativamente i processi digestivi». In caso di disturbi gastrointestinali, è fondamentale usare correttamente i farmaci di automedicazione: si può anche lasciarsi consigliare dal farmacista, evitando, così, di intasare inutilmente guardie mediche e pronto soccorso. Tra i rimedi di automedicazione più utili, Attilio Giacosa ricorda «gli antiacidi, in grado di bloccare l’acidità di stomaco; gli antisecretivi, con sostanze che interrompono la produzione di acido e permettono di ridurre la quota di succhi gastrici al di fuori dello stomaco; i procinetici, che stimolano la mobilità dello stomaco e riducono la sensazione di nausea; gli antigas, che rimuovono il senso di gonfiore e i gas in eccesso».

 

Da non dimenticare, infine, i probiotici (fermenti lattici), utili contro un’anomala turbolenza in sede intestinale; le fibre in caso di stipsi e, viceversa, prodotti che possano bloccare la mobilità intestinale se eccessiva; disinfettanti intestinali specifici per la cosiddetta ‘diarrea del viaggiatore’, che si manifesta quando si producono tossine a seguito dell’ingestione di cibi contaminati e, infine, gli antispastici in caso di mal di pancia, contrazioni addominali, coliche e crampi al colon. «Se vi sono, tuttavia, condizioni di rischio o sintomi che richiedono un consulto più approfondito – conclude l’esperto – è sempre opportuno rivolgersi a un medico».