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A che età devo preoccuparmi? Mai trascurare i primi sintomi

I disturbi urinari maschili possono manifestarsi anche prima dei 40 anni: curarli subito evita problemi ulteriori

18/06/2023

Disturbi urinari maschili, solo il 50 per cento dei casi a esordio giovanile viene alla luce: è quanto emerso da un simposio nell’ambito del congresso della Società Europea di Urologia (EAU), celebrato recentemente a Milano. Queste patologie denominate Luts (Lower Urinary Tract Symptoms, acronimo coniato dagli autori anglosassoni) sono strettamente collegate all’infiammazione della prostata, e non riguardano solo gli anziani: quattro italiani su dieci le sperimentano già prima dei quarant’anni. Le affezioni delle basse vie urinarie, uretriti e prostatiti, troppo spesso vengono trascurate, presentano il conto anni dopo e incidono sulla sfera sessuale.

 

«I Luts – ha scritto Mauro Gacci, professore all’Università di Firenze, docente presso il centro di chirurgia urologica mininvasiva e robotica di Careggi – possono causare serie difficoltà a urinare, capita di svegliarsi più volte di notte per andare in bagno. Dipendono per oltre l’80% da problemi della prostata infiammata. Noi siamo spesso chiamati a intervenire troppo tardi, quando si rende necessario un trattamento invasivo, mentre sarebbe preferibile gestire la malattia in uno stadio precoce». «Quando i sintomi impattano nella vita quotidiana – spiega Cosimo De Nunzio, dirigente medico presso il reparto urologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma –. si ricorre al trattamento farmacologico. Esistono poi tecniche mininvasive, una sorta di terza via, il laser, la chirurgia robotica, e per finire le tecniche tradizionali di resezione. L’ampia gamma di scelte rende indispensabile la personalizzazione delle cure, tenendo conto del paziente, delle sue preferenze e delle condizioni della prostata infiammata».

 

Tra i farmaci introdotti negli ultimi anni nel trattamento dei luts si è affermato l’estratto esanico di serenoa repens. «Fondamentale – concludono gli urologi – è anche intervenire sugli stili di vita. Giocano un ruolo nefasto il sovrappeso, la sindrome metabolica, e fattori correlati come iperglicemia, colesterolo o ipertensione». Seguire una dieta equilibrata, e fare attività fisica, rientra nelle strategie per lenire i disturbi delle basse vie urinarie. Tutti gli uomini dovrebbero recarsi regolarmente dallo specialista per un controllo, specie quando la prostata si infiamma, o quando si ingrossa e sfocia nell’ipertrofia prostatica benigna.