Martedì 30 Aprile 2024

Streaming illegale, maxioperazione in tutta Italia: sequestri in 22 città

Smantellata la più grande rete di pirateria audiovisiva. L'associazione criminale aveva “agganciato” quasi 1 milione di utenti. Perquisizioni anche a Roma e Napoli

Roma, 11 novembre 2022 - Streaming illegale: un 'gotha' dominava il mercato internazionale. Le indagini, avviate dal Centro operativo sicurezza cibernetica di Catania con il diretto coordinamento del Servizio Polizia postale di Roma, hanno permesso di smantellare la più grande rete di pirateria audiovisiva del mercato nazionale illegale dello streaming, una vera impresa criminale, che, oltre a promuovere e dirigere l'associazione, decideva costi degli abbonamenti, sospensioni del servizio, modalità di distribuzione dei dispositivi, coordinando i singoli operanti sul territorio nazionale. 

All'interno dell'organizzazione che gestiva il grande e vasto affare dello streaming illegale su scala internazionale, c'era un gruppo ristretto che operava tra Catania, Roma, Napoli, Salerno e Trapani, e ha costituito una sorta di gotha appunto, da qui il nome dell'operazione. 

L'associazione criminale era organizzata in modo gerarchico secondo ruoli distinti e ben precisi (capo, vice capo, master, admin, tecnico, reseller). Nelle conversazioni intercettate dalla Polizia postale, viene infatti utilizzata una terminologia che fa riferimento a quella utilizzata dalla mafia: "Ormai siamo una organizzazione... c'è un boss... 5 capi decine".

Così come vi è risolutezza nel dirimere eventuali contrasti anche con azioni violente, nonché l'indicazione di tenere un basso profilo: "Virunu ca tu t'accatti na machina all'annu virunu ca ci spenni 50 mila euro na machina nova, virunu ca t'accatti scappi di 300 euro. Io ho dovuto fare mettere a posto pure a mia moglie, che non ci va a lavorare per pulire i soldi. Ingenti i guadagni, solamente nei mesi di indagine ammontano a circa 10 milioni di euro ma si ritiene che i danni per l'industria audiovisiva potrebbero ammontare ad oltre 30 milioni di euro mensili.

 

Agganciati quasi un milione di profili illeciti

L'operazione "Ghota" è in corso dalle prime ore dell'alba, l'associazione per delinquere aveva “agganciato” quasi 1 milione di utenti (900.000).  I centri operativi Sicurezza cibernetica della polizia postale stanno intervenendo ad Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto. 

I vertici erano distribuiti sul territorio nazionale e all'estero in Inghilterra, Germania e Tunisia, che puntava alla distribuzione a un numero notevolissimo di utenti, in ambito nazionale e internazionale, di palinsesti live e contenuti on demand protetti da diritti televisivi, di proprietà delle più note piattaforme televisive, quali ad esempio Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime, Netflix, attraverso il sistema delle Iptv illegali con profitti mensili per molti milioni di euro. 

70 persone indagate

Sono 70 le persone al momento indagate  a vario titolo per associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, accesso abusivo ad un sistema informatico, truffa, ricettazione, spaccio di sostanza stupefacente, omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio.