Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, sgombero a Villa Greco, occupata dagli ambientalisti

L'immobile alla Caffarella, di proprietà della Regione Lazio, era stato occupato lo scorso 6 marzo. Sui cancelli lo striscione: "Laboratoria Ecologista Autogestita - Berta Caceres"

A Villa Greco il Laboratoria Ecologista Autogestita - Berta Caceres (foto Facebook)

A Villa Greco il Laboratoria Ecologista Autogestita - Berta Caceres (foto Facebook)

Roma, 24 marzo 2022 - I carabinieri del comando provinciale di Roma, su delega della Procura, stanno dando esecuzione ad un sequestro preventivo di un immobile di proprietà della Regione Lazio che il 6 marzo scorso era stato occupato da circa 150 persone appartenenti a gruppi ambientalisti.

Si tratta di una struttura in via della Caffarella, nota come Villa Greco. Gli attivisti dopo il blitz avevano esposto uno striscione all'esterno dell'immobile con la scritta "Laboratoria Ecologista Autogestita - Berta Caceres". L'azione era stata rivendicata come protesta contro la possibile vendita all'asta di quella struttura.

Contestualmente, decisa in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Matteo Piantedosi, è in corso questa mattina 24 marzo 2022  l'attività di sgombero dello stabile da parte delle Forze di polizia coordinate dalla Questura di Roma. Al termine delle operazioni, l'immobile verrà riconsegnato dai Carabinieri agli aventi diritto. 

Gli attivisti: "Scelta gravissima, ieri la conferma di un tavolo di trattativa da parte della Regione"

"È in corso lo sgombero della Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Càceres in via della Caffarella 13. Nonostante sia arrivata ieri la conferma di un tavolo di trattativa da parte della Regione Lazio, la questura e la prefettura hanno deciso comunque di procedere con il sequestro e lo sgombero. Questo scelta gravissima avviene il giorno prima del Global Strike sul clima". Lo comunicano le attiviste e gli attivisti dello spazio invia si sgombero da questa mattina nel Parco della Caffarella a Roma. "Questo spazio abbandonato dalle istituzioni da dieci anni era stato liberato per essere restituito alla collettività.  Non lasceremo che le scelte poliziesche e repressive del Comune e della Regione Lazio distruggano i valori ecologisti e transfemministi che sono alla base del nostro progetto politico", spiegano attiviste e attivisti. Le istituzioni, "che dagli eventi di stamattina si dimostrano sottomesse alle scelte dell'apparato repressivo, ancora una volta si schierano contro i processi di partecipazione cittadina e in totale contraddizione con tante belle parole su ambiente e sostenibilità. Seguiranno aggiornamenti sui nostri canali social rispetto alle prossime mobilitazioni. Berta vive", concludono.